Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Smart working Baxi avvia l’esperimento per 100 addetti
Quattro giorni a settimana in ufficio con i colleghi, il quinto – a scelta, d’intesa con il capoufficio – a lavorare da casa. Il pc lo fornisce l’azienda, il dipendente si impegna a raggiungere gli stessi obiettivi e a partecipare ad eventuali riunioni via streaming. Succede alla Baxi, colosso bassanese delle caldaie: «Lo smart working inizialmente verrà sperimentato da due dipendenti; poi se l’esperienza sarà positiva, si valuterà come ampliare questo numero» spiega Silvia Bordignon, direttrice delle risorse umane.
L’azienda di via Trozzetti conta circa 700 dipendenti. L’anno scorso, ha chiuso con un fatturato di 255 milioni di euro (in crescita del 20 per cento) e oltre 500 mila unità vendute. Il lavoro «agile» è stato previsto da un accordo fra Baxi e i sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil siglato due anni fa. «L’intesa è frutto di una lunga tradizione di sperimentazioni positive in questa azienda, dall’orario ridotto a sei ore ai part-time – osserva Adriano Poli, della Fim – Potenzialmente, lo smart working in Baxi può interessare circa un centinaio di impiegati. Però sono stati previsti dei requisiti specifici». Il primo è la distanza dal posto di lavoro: lo smart working è stato previsto per chi impiega mezz’ora o più per andare in auto in sede, a Bassano. «Oppure devono dimostrare di avere situazioni familiari che necessitano, il più possibile, la presenza a casa – riprende Bordignon – è previsto che ai lavoratori Baxi fornisca un pc portatile e un telefono, devono poi potersi collegare con una linea sicura al network aziendale. Per il lavoratore è anche una crescita personale: per un giorno a settimana dovrà semplicemente dimostrare di aver raggiunto gli obiettivi prefissati con il responsabile dell’ufficio, senza indicazioni sul “come” farlo». Francesco Testolin, sindacalista della Fiom, si augura che i numeri possano crescere: «La sfida adesso è aumentare ulteriormente la platea degli interessati, magari grazie a nuove innovazioni o all’automazione». (a.al.)