Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ricattato col video hot dall’ex amante kosovaro, imprenditore sul lastrico
L’uomo ha versato 120 mila euro, poi ha denunciato l’ex amante kosovaro
Dopo aver versato 124 mila euro in due anni, era rimasto senza soldi. Così un imprenditore padovano 60enne, sposato con figli, ha deciso di denunciare il suo ex amante, un kosovaro di 33 anni conosciuto nel 2012 per motivi di lavoro che aveva filmato uno dei loro incontri e minacciava di diffondere il video.
Una storia d’amore tra PADOVA due uomini è finita con pesanti minacce e uno straniero in manette per estorsione.
Un imprenditore padovano, sposato e con figli, ha conosciuto sei anni fa un giovane kosovaro in cerca di lavoro e tra loro è nata una relazione clandestina. Alcuni rapporti sessuali sono stati filmati dallo straniero di nascosto e sono stati utilizzati in un ricatto costato 124mila euro al 60enne, prima che trovasse il coraggio di denunciare tutto. Al termine di una lunga attività investigativa condotta dalla squadra mobile insieme agli agenti del compartimento della polizia postale e delle comunicazioni del Veneto, è stato ammanettato un 33enne dell’Est che ha ricattato l’ex amante, riducendolo sul lastrico per le continue richieste di denaro.
Tutto è iniziato nel 2012, quando per motivi legati alla propria attività, il 60enne aveva conosciuto alcuni giovani stranieri in cerca di lavoro che avevano portato il curriculum vitae nella sua azienda. In particolare, con un ragazzo al tempo 27enne, è nata una relazione sentimentale con uscite insieme, messaggi sul cellulare e telefonate. Le cose sembrano filare lisce fino a due anni fa quando lo straniero, a insaputa dell’amante, ha registrato col proprio telefonino un momento di intimità mentre gli veniva praticato un rapporto orale. Qualche mese più tardi il 33enne ha iniziato a ricattare l’uomo: «Mia moglie ha trovato la chiavetta Usb con il video e ora vuole separarsi, mi servono soldi».
Per non diffondere il filmato a luci rosse il kosovaro ha preteso prima 30mila euro per l’acquisto di una casa nel suo paese, lievitati poi a 150mila. L’imprenditore, terrorizzato all’idea che quei frame fossero diffusi in rete, ha scelto di pagare la somma con un accordo di rateizzazione e in cambio avrebbe dovuto riavere il filmato. Il 60enne è quindi diventato ostaggio del suo estorsore, dovendo ogni mese consegnare più di 10mila euro. A giugno, l’uomo ormai senza soldi, ha contattato in forma anonima la polizia postale, raccontando tutto. Gli agenti sono riusciti a identificarlo e l’hanno convinto a denunciare tutto.
Dopo una serie di indagini, attraverso i movimenti finanziari e le intercettazioni ambientali, i poliziotti hanno deciso di intervenire: il 28 giugno, nel parcheggio di un campo sportivo e con la complicità dell’imprenditore, gli agenti hanno organizzato l’incontro per consegnare l’assegno al kosovaro, che è caduto nella trappola. Lo straniero è arrivato a bordo della sua Bmw, ha incassato i soldi ed è stato ammanettato. Mercoledì scorso il pm ha chiesto il giudizio immediato e il 33enne è ora detenuto in carcere.