Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Scanner facciali, in disco i clienti saranno schedati
Sicurezza 4.0, dopo il caso Bettarini il Vanilla di Jesolo introduce lo scanner facciale: via chi si rifiuta
Sicurezza in discoteca. Dopo il caso del figlio di Bettarini, pestato a Milano, il Vanilla di Jesolo introduce lo scanner facciale all’ingresso. D’ora in poi i clienti entreranno solo dopo essere stati schedati.
Sembrerà quasi di essere all’aeroporto, in partenza per un viaggio intercontinentale. Un macchinario verificherà la validità del documento d’identità e scansionerà uno ad uno i volti dei clienti per verificare che corrispondano alla foto.
La «sicurezza 4.0» è pronta a sbarcare nelle sale da ballo. Dalla prossima settimana tutti i clienti del «Vanilla Club» di Jesolo per poter entrare dovranno sottoporsi al controllo. L’alternativa, in caso non si abbia con sé un documento o non ci si voglia sottoporre alla scansione del volto, è quella di andarsene. La novità è stata annunciata ieri ma sarà presentata mercoledì prossimo, il giorno in cui per la prima volta sarà attivata all’interno del locale la piattaforma di ultima generazione firmata Huawei.
Il gestore della discoteca, Luciano Pareschi, ha deciso di affidarsi alla tecnologia per potenziare la sicurezza anche alla luce degli ultimi episodi di cronaca. Primo fra tutti, il pestaggio avvenuto l’estate scorsa all’interno del suo locale e che aveva spinto il questore di Venezia Vito Danilo Gagliardi a imporre una chiusura forzata. Era la notte di Ferragosto quando un 35enne di Cavallino Treporti colpì con un pugno Daniele Bariletti, 24enne che a causa dell’aggressione finì in coma. Ci mise diversi mesi per riprendersi.
Un episodio, questo, consumato pochi giorni dopo il pestaggio costato la vita a un giovane italiano in una discoteca di Lloret de Mar, sulla Costa Brava spagnola. Le forze dell’ordine riuscirono a risalire all’aggressore grazie alle immagini registrate dalle telecamere del Vanilla Club ma, nonostante la collaborazione del locale, la questura deciso di far tenere le serrande abbassate per due settimane. Ed è di pochi giorni fa la notizia dell’aggressione a Nicolò Bettarini, figlio dell’ex calciatore Stefano e di Simona Ventura, accoltellato fuori da una discoteca milanese, «colpevole» di aver difeso un amico.
Da qui la decisione di Pareschi di accelerare i tempi attivando, già da mercoledì, una piattaforma realizzata da Huawei che permetterà di verificare i documenti d’identità e assicurerà il riconoscimento facciale di ogni ospite, anche se questo comporterà qualche minuto in più di fila all’ingresso.
Un’operazione che prima erano gli addetti alla sicurezza a eseguire. Spesso, però, riconoscere un documento falso in un momento di affollamento anche per gli esperti della security può risultare difficile.
Imbrogliare una macchina di ultima generazione sarà impossibile. Chi non risulterà in regola se ne dovrà andare. La piattaforma registrerà i volti di tutti i clienti che trascorreranno la serata al Vanilla Club, il primo locale della movida jesolana a dotarsi di questo sistema innovativo. Le immagini rimarranno salvate per 48 ore, esattamente come quelle delle telecamere di sorveglianza private per motivi di privacy.
Questo strumento, in caso di episodi spiacevoli ma comuni come i furti tra i divanetti e i borseggi, ma anche di vicende più gravi come il pestaggio avvenuto l’anno scorso, sarà utile alle forze dell’ordine che riusciranno subito a risalire ai colpevoli. Da luglio a settembre, inoltre, nell’ambito del progetto «Off Limits» affidato all’Usl 4, all’interno e all’uscita dei luoghi di divertimento del Veneto gli educatori delle aziende sanitarie saranno disponibili per informazioni sul consumo di alcol, droghe e sul gioco d’azzardo.