Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Rubava nei bar polesani Catturato dopo un anno per l’impronta digitale
«Tradito» da un’impronta digitale. E così che i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile (Nor) della Compagnia di Rovigo sono risaliti al 22enne romeno Florin Marius Dinca residente a Calderara di Reno (Bologna), riuscendo ad attribuirgli la responsabilità di aver rubato in un esercizio pubblico polesano e quindi denunciandolo per furto aggravato.
Il reato, commesso in un bar di Stienta lo scorso agosto, è stato scoperto grazie alle tracce biologiche lasciate dall’autore sul luogo. Le impronte erano state rilevate da personale specializzato dell’Arma e poi, attraverso le analisi effettuate dai militari del Ris (Reparto investigazioni scientifiche) di Parma, sono state associate al suo Dna a causa dei numerosi precedenti dello straniero. Dinca risulta da tempo irreperibile dall’Italia. Nell’ambito dell’indagine condotta dai militari del Nor di Rovigo su una serie di furti in esercizi pubblici nell’agosto 2017, era risultato autore — con due complici irreperibili — di numerosi colpi commessi nelle province di Modena, Bologna e Rovigo.
In Polesine rubati 5.000 euro dal bar «Cremlino» di Polesella, mentre fallì l’assalto al «La Noche» di Villanova Marchesana. Arrestato nell’ottobre dello scorso anno e poi sottoposto ai domiciliari nella sua abitazione, Dinca poi era evaso dileguandosi. (A.A.)