Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Preso il ladro degli agguati sotto ai portici
Incastrato dai prelievi al bancomat, dice di non ricordare nulla: avevo bevuto troppo
Dopo aver colpito alle spalle e derubato due anziani sotto i portici del centro, aveva provato a usare uno dei loro bancomat per prelevare allo sportello. Non è stato difficile per la squadra mobile della questura dare un nome e un volto al ladro che aveva seminato il panico tra via Barbarigo e via Euganea: Anduel Toska, pizzaiolo 35enne di origini albanesi, è stato arrestato e ha detto che di quella sera non ricorda nulla perché aveva bevuto troppo.
«Non mi ricordo nulla dell’aggressione, prendo psicofarmaci e quella notte avevo bevuto». Queste le parole pronunciate da Anduel Toska, pizzaiolo di 35 anni di origini albanesi arrestato dalla polizia perché sospettato di essere l’autore delle due aggressioni avvenute in via Barbarigo e in via Euganea martedì della scorsa settimana.
Il giudice per le indagini preliminari Domenica Gambardella ha convalidato l’arresto e la custodia in carcere, dal momento che, stando agli elementi raccolti, sarebbe confermata la pericolosità dell’individuo e sussisterebbe il pericolo di fuga. A eseguire le indagini coordinate dal pubblico ministero Valeria Spinosa è stata la squadra mobile di Padova, che ha rintracciato il presunto autore delle due aggressioni dopo il prelievo a un bancomat eseguito con la tessera di uno degli uomini aggrediti e derubati. Le vittime hanno entrambe circa sessant’anni, sono residenti in città e la sera del 10 luglio scorso stavano passeggiando lungo le vie del centro storico in tutta tranquillità, quando sono stati aggrediti da un uomo che li ha colpiti violentemente al capo e derubati dei portafogli.
Le violenze sono avvenute a mezz’ora di tempo l’una dall’altra. La prima vittima è un dipendente dell’Agenzia delle entrate, che alle 23 si trovava in via Barbarigo. È stato colpito alla testa con un oggetto contundente, picchiato e rapinato. L’aggressione–fotocopia è andata in scena una seconda volta in via Euganea, dove alle 23.30 passeggiava un ex antiquario con laboratorio in via San Francesco che ha affermato di aver visto un paio di ragazzi dall’altro lato della strada, e poi di aver sentito un forte colpo al capo, in seguito al quale è caduto a terra svenuto.
La segnalazione delle due aggressioni ha messo in allarme la questura che ha avviato subito le ricerche. Ma a commettere l’errore sarebbe lo stesso rapinatore violento, che qualche giorno dopo le aggressioni ha tentato di prendere denaro a un bancomat. Gli uffici della Visa hanno segnalato alla polizia il tentativo di prelievo con il bancomat «annullato» dalla vittima. Da qui all’acquisizione dei filmati di videosorveglianza e agli arresti dell’uomo il passo è stato breve.
A carico di Toska, difeso dall’avvocato Daniela Papalia, c’è un precedente che risale a tre anni fa, quando venne arrestato dai carabinieri di Vicenza per uno stalking nei confronti di una ex compagna. L’uomo era stato sottoposto a misura cautelare, quindi era un volto noto negli archivi delle forze dell’ordine. Ma le indagini, tenute segrete dalla questura di Padova, non sono chiuse: non è escluso che l’albanese avesse un complice, come sembra affermare una delle due vittime. Le ricerche non sono ancora finite.