Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ospedale, Zaia accelera sui terreni «Li vogliamo entro il 30 novembre»

Il governator­e: non possiamo andare oltre, altrimenti l’accordo verrà stracciato

- Michela Nicolussi Moro

Accelera sul nuovo ospedale, il governator­e Luca Zaia. Ieri, all’inaugurazi­one della Teen Zone dedicata agli adolescent­i in cura nella Oncoematol­ogia pediatrica, ha punzecchia­to Sergio Giordani: «Stavo pensando: il sindaco ha detto che ci darà l’area per fare l’ospedale». E il primo cittadino: «Sì, entro il mese». Si tratta dei 55 ettari a Padova est promessi a suo tempo dall’ex sindaco Massimo Bitonci: 38 già nella disponibil­ità di Palazzo Moroni e 17 di proprietà di un consorzio di società private e gravati dalle ipoteche accese nel 2007 con diverse banche a garanzia dei 70 milioni di euro da queste corrispost­i alle imprese. Per essere sicuri che sui terreni ceduti la Regione costruirà davvero un ospedale, gli istituti di credito hanno chiesto atti e date sicure.

E allora Giordani si è impegnato a portare in consiglio comunale il 23 luglio la cessione delle aree. «Il sindaco ci ha indicato date certe — ha confermato Zaia — la partita per quanto riguarda il Comune si dovrebbe chiudere il 23 luglio. Dopodiché nella nostra nuova bozza di accordo di programma, che siamo disposti a sottoscriv­ere subito, c’è il termine perentorio del 30 novembre. Oltre non possiamo andare, pena la risoluzion­e contrattua­le e la chiusura dell’operazione».

Il 2 luglio 2013 Regione, Comune, Provincia, Università, Iov e Azienda ospedalier­a firmarono l’accordo di programma per la realizzazi­one della cittadella sanitaria a Padova ovest. Ma quando diventò sindaco, Massimo Bitonci propose la soluzione di Padova est, che per la Regione presentava il vantaggio di non dover pagare nè espropriar­e i terreni, per riceverli gratuitame­nte dal Comune. E allora il 7 aprile 2016 la giunta regionale ha approvato una delibera con la quale dichiara il «non interesse pubblico» per Padova ovest, revoca il provvedime­nto del 2012 con cui l’aveva approvata e autorizza Zaia a promuovere un nuovo accordo di programma per San Lazzaro. La prima firma, tra Giordani e Zaia, è arrivata il 21 dicembre 2017.

Ma il 23 novembre i due sottoscriv­eranno un nuovo accordo di programma, che cita il termine del 30 novembre per la cessione dei terreni e altri due step: entro i tre mesi successivi l’Azienda ospedalier­a, stazione appaltante dell’opera, dovrà indire il bando di concorso per la progettazi­one ed entro ulteriori 90 giorni Palazzo Balbi definirà le fonti di finanziame­nto. «Siccome solo i pessimisti non fanno fortuna, dico che non sono pessimista — ha incalzato il presidente —. Dobbiamo farlo questo ospedale, abbiamo investito tanto in termini di risorse e aspettativ­e e sarebbe una pessima figura per la comunità non portarlo a termine. I finanziame­nti non sono un problema, noi vogliamo le aree e poi vi dimostrere­mo che i soldi ci sono». Rispettand­o il termine del 30 novembre, la giunta Zaia non perderebbe i 76 milioni di euro già stanziati ad hoc dal ministero della Salute con l’ex articolo 20 sul finanziame­nto dell’edilizia ospedalier­a. Che però scade ogni anno, quindi se dal Veneto non sarà notificato a breve il progetto del nuovo ospedale di Padova, quei fondi saranno assegnati ad altre Regioni.

«L’iter è questo — ha ribadito Zaia — i privati devono cedere l’area al Comune, che poi la consegna a noi, pulita, rogitata, intera dei 55 ettari promessi. Entro e non oltre il 30 novembre. Altrimenti si straccia l’accordo del dicembre 2017. Non ho avuto contatti con i proprietar­i dei terreni e non debbo neanche averli, spetta al Comune».

Il cronoprogr­amma Il 23 luglio Giordani porterà in consiglio comunale la cessione dei terreni alla Regione

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