Dirigenti e impiegate, in corsia le donne sono più degli uomini

È un’Azienda ospedaliera in rosa, quella di Padova. E non solo per i tre bollini ricevuti dal ministero della Salute sui servizi dedicati alle patologie femminili, ma anche perché il 75% del personale è donna. Emerge dal rapporto sulle pari opportunità 2016/2017 dell’Anpo, la sigla dei primari. Su 4.808 dipendenti, 3.568 sono donne: il 72% dei dirigenti amministrativi, il 58% dei «quadri», il 70% degli impiegati e il 74% degli operai. Tra i medici sono quasi la metà (46%), mentre spopolano tra gli infermieri (83%) e gli operatori sociosanitari (75%). «Dei sei dirigenti assunti, 5 sono donne, così come 25 dei 34 nuovi impiegati e 21 dei 29 operai appena ingaggiati — dice il dottor Giampiero Avruscio, direttore dell’Angiologia e portavoce Anpo —. Lo stesso vale per i camici bianchi: il 51% degli ultimi 41 entrati sono colleghe e anche l’86% dei 76 infermieri di fresca nomina. Le donne prevalgono in tutte le categorie, eppure l’organizzazione del lavoro resta al maschile. Quali strutture ci sono — chiede Avruscio — per essere madre senza sacrificare la professione? Esistono scuole e asili negli ospedali?». L’83% dei dipendenti in aspettativa sono donne, di cui il 66% per maternità. Vale il medesimo discorso per il part time: fra gli impiegati lo hanno scelto 82 donne su 86, fra le infermiere il 97%, fra i camici bianchi la metà.