Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Scommessa Bonazzoli «Ripagherò la fiducia» E il Padova non si ferma
I crac di Bari e Reggina possono portare ad altri colpi
Si corre e si suda in ritiro. Mentre poco distante saltano teste (ieri Bari, Cesena e Reggiana hanno alzato bandiera bianca e non si iscriveranno ai prossimi campionati di Serie B e di Serie C), il Padova lavora sotto lo sguardo attento di Pierpaolo Bisoli. E con i compagni a Masen di Giovo, piccolo borgo sperduto della Val di Cembra ad 800 metri di altezza con appena 13 abitanti, ecco uno dei colpi più importanti dell’estate 2018 per la Serie B.
Si tratta di Federico Bonazzoli, 21 anni, classe 1997, considerato «un predestinato» da Roberto Mancini, che non esitò a lanciarlo in prima squadra quando allenava l’Inter. Sembrava destinato a decollare, invece per strada il percorso si è verificata più complicata del previsto. Poi Bonazzoli si è un po’ perso, l’ha acquistato la Sampdoria per quasi sei milioni di euro bonus compresi e l’ha spedito in prestito a farsi le ossa. Lo scorso anno a Ferrara, in Serie A, alla Spal, dove pero non è mai riuscito a incidere. Come a Brescia e come a Lanciano.
Ora ci riprova al Padova, che su di lui ha scommesso pesantemente. Prestito dalla Sampdoria e subito in ritiro a correre e a sudare: «È stata una trattativa un po’ lunga e faticosa - spiega Bonazzoli ma se sono qui oggi devo ringraziare la società e il mister che mi hanno voluto fortemente. Volevo una società che mi desse fiducia, e da questo punto di vista il Padova non ha bisogno di presentazioni... Volevo essere a disposizione subito dal primo giorno per partire subito per il ritiro, e ce l’abbiamo fatta .... Bisoli lo conosco perché me ne ha parlato tanto suo figlio Dimitri a Brescia, mi ha detto che è un bel ‘martello’ e sono pronto a carpire i suoi insegnamenti. Conosco bene anche Capello, ci ho giocato insieme nella Primavera dell’Inter, e non vedo l’ora di tornare a fargli da partner in attacco... Insieme penso che possiamo fare davvero bene».
Adesso manca soltanto la classica ciliegina sulla torta. Con i fallimenti di Bari e Reggiana che aprono le porte a nuove occasioni di mercato per il Padova. Fra le più concrete da segnalare, quelle che portano a Nené, trentacinquenne attaccante su cui è piombata pure la Triestina e Aniello Salzano, mezzala classe 1991 che però ha subito un intervento al legamento crociato del ginocchio nel febbraio scorso per quanto riguarda il Bari, dove piace anche Simone Iocolano, che però è seguito con insistenza da Verona e Vicenza. Della Reggiana piace moltissimo Massimiliano Carlini, giudicato uno dei migliori centrocampisti della C 2017-2018 e che ha già fatto la B e pure la A con buoni risultati. E si sarebbe già virato con decisione su Alessandro Cesarini, che però non rientrerà prima di novembre per il gravissimo infortunio a tibia e perone subito nella fase finale della stagione scorsa. Operazione, quest’ultima, davvero troppo rischiosa e che difficilmente verrà percorsa. Un centravanti, una mezzala e un esterno sinistro basso. Oltre a Bonazzoli.