Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tutti gli itinerari e gli eventi sul sito www.centenariograndeguerra.com
Uno stradario dei sentimenti, oltre che un utilissimo strumento che apre il ventaglio di offerte culturali in un solo clic. Tutto questo, e tanto altro, si può trovare sul sito www.centenariograndeguerra.com, un riferimento telematico che prende per mano turisti, appassionati e soprattutto curiosi: il loro viaggio, infatti, può partire da lì.
Nel portale, ricchissimo di materiale, infatti, si possono trovare tutti i luoghi storici interessati dagli eventi della Grande Guerra sul territorio, gli appuntamenti organizzati per il centenario e gli itinerari per scoprire i collegamenti, forti, con la storia. L’utente potrà partire dalle suggestioni militari, scegliere le serate a cui partecipare, rigorosamente tutto mappato, con luoghi, orari, informazioni precise e recapiti. Ma non è tutto: c’è un sito nel sito, ovvero una parte interamente dedicata ai «Cento anni dall’armistizio»: anche qui, menù a finestra, luoghi, contatti e possibilità di traduzione in lingua inglese.
Insomma, il ricco viaggio dentro il gran finale delle celebrazioni dei cento anni dalla Grande Guerra può partire da qui: www.centenariograndeguerra.com.
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L’assessore Il nostro intento è raccontare l’ultimo anno del conflitto, e restituire a Padova il ruolo di «capitale al fronte»
Per un anno, tra il 1917 e il 1918, Padova è stata il centro della vita militare, politica, amministrativa italiana: il trasferimento del Comando supremo nella città del Santo, i numerosi ospedali nei quali affluivano i soldati, la stessa presenza del re nei dintorni della città hanno fatto sì non solo che Padova balzasse improvvisamente sotto gli occhi di tutti, ma anche che la vita cittadina fosse profondamente segnata. Ed è proprio questa fase storica al centro della mostra «Padova capitale al fronte. Da Caporetto a Villa Giusti» che si terrà al Centro culturale Altinate San Gaetano dal 6 ottobre al 6 gennaio.
Armi, documenti, foto d’epoca, esclusivi filmati girati in dalle truppe austro-ungariche, reperiti grazie alla collaborazione con l’Istituto Luce e la Cineteca del Friuli: elementi simbolo che permettono di ricostruire la vita cittadina e nazionale dall’ottobre 1917 alla firma dell’armistizio.
«Saranno due i percorsi – spiega il curatore Marco Mondini dell’Università di Padova -: tematico e cronologico. Partiremo da Caporetto per andare ben oltre la fine della guerra: ci sono voluti infatti mesi prima che le truppe lasciassero la città, e in un certo modo Padova non è mai uscita dalla Grande guerra. Basti pensare che Palazzo Moroni, il centro della vita cittadina, altro non è se non un sacrario». La guerra, però, non sarà vista né in un’ottica vittimistica, né eroica tipica del periodo fascista. «Bisogna considerare che la guerra ha lasciato una profonda influenza sulla vita italiana – continua Mondini – in termini di scoperte mediche e tecnologiche, come le comunicazioni, oppure di trasporti, come gli studi sui motori a scoppio o la costruzione di strade. Anche la stampa e la propaganda hanno fatto un balzo in avanti». Una sezione, infine, sarà dedicata ai bombardamenti su Padova e alla nascita della protezione delle opere d’arte, con fotografie che mostrano le profonde e laceranti ferite lasciate dal passaggio dei neonati caccia sulla città.