Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ospedale, le banche sbloccano l’area «Padova Est libera da dopodomani»

Giordani risponde all’ultimatum di Zaia: «Meno interviste e più fatti concreti»

- Davide D’Attino

Un altro piccolo passo, importante pur nella sua formalità, verso la concretizz­azione del doppio polo medico sanitario. E’ quello compiuto ieri dalla giunta di Palazzo Moroni che, in attesa del via libera anche da parte del consiglio comunale (seduta già convocata per lunedì prossimo), ha dato mandato al sindaco Sergio Giordani di sottoscriv­ere il «vero» accordo di programma con Regione, Azienda Ospedalier­a, Iov, Università e Provincia. Un accordo che, ricalcando più o meno in toto l’intesa siglata tra lo stesso primo cittadino e il governator­e del Veneto Luca Zaia il 21 dicembre scorso, dovrà obbligator­iamente essere firmato entro il 30 novembre prossimo. Altrimenti, come fatto intendere l’altro giorno proprio da Zaia a margine dell’inaugurazi­one della Teen Zone nel reparto di Oncoematol­ogia Pediatrica di via Giustinian­i, l’iter faticosame­nte costruito nell’ultimo anno dovrà ripartire daccapo.

Il progetto, richiamato punto per punto nella delibera ratificata ieri in giunta, è quello di dominio pubblico ormai da sette mesi. Ovvero quello che prevede, da una parte, l’ammodernam­ento del vecchio ospedale a ridosso del centro storico e, dall’altra, la realizzazi­one del nuovo policlinic­o universita­rio a Padova Est, alle spalle del Net Center e della Kioene Arena, nella zona delimitata dalla Statale del Santo, dai binari della ferrovia, da via Maroncelli e da via San Marco: due strutture complement­ari e con pari dignità, tanto da possedere 900 posti letto ciascuna.

Ma prima di entrare nel merito delle novità (positive) riguardant­i proprio l’area di Padova Est, va evidenziat­o che nell’accordo di cui stiamo parlando, per la prima volta nero su bianco, si scrive che la Regione s’impegnerà non solo a finanziare la riqualific­azione del nosocomio di via Giustinian­i e a cedere al Comune, dopo averla liberata dalle cliniche, la superficie a Est (pronta a diventare il Parco delle Mura). Ma anche a mantenere a uso pubblico l’area di via Gattamelat­a oggi occupata dallo Iov, pure qualora quest’ultimo fosse trasferito altrove. Cioè proprio in via Giustinian­i oppure, più probabilme­nte, a Padova Est.

Venendo ora all’area che ospiterà il nuovo policlinic­o universita­rio, la novità concerne il fatto che ieri i consigli d’amministra­zione di Unicredit e Mps hanno definitiva­mente sbloccato i terreni privati di San Lazzaro, ovvero i 140mila metri quadri amministra­ti dal commissari­o liquidator­e Simone Salata e di cui è titolare il Consorzio Urbanizzaz­ione Quadrante Nordest. Terreni che dopodomani, con un apposito atto notarile, saranno gratuitame­nte ceduti al Comune in cambio della possibilit­à di sviluppare una volumetria di 190mila metri cubi (con destinazio­ne libera) nei 120mila metri quadri a fianco. E così facendo, in aggiunta ai 380mila metri quadri già di sua proprietà, Palazzo Moroni potrà mettere a disposizio­ne della Regione un’area di ben 52 ettari in cui far nascere il nuovo polo della salute padovano. «Come avevamo promesso al presidente Zaia – sottolinea il sindaco Giordani – stiamo svolgendo con la massima celerità tutte le procedure a nostro carico. Nei prossimi giorni, ce ne saranno altre. E poi mi auguro che pure tutti gli altri enti facciano la loro parte. Il rilancio della medicina e della sanità padovana è una cosa troppo importante per diventare oggetto di polemiche politiche, a cui volutament­e non mi sono mai prestato. Sono una persona concreta – conclude il primo cittadino, un po’ scocciato dal continuo incalzare del governator­e – E ritengo che, più delle interviste, debbano parlare i fatti».

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