Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Traffico illecito di rifiuti Ammesse tutte le parti civili
Tutte le richieste di costituzione di parte civile sono state accolte dalla giudice Laura Contini nell’udienza, celebrata ieri in Tribunale, del processo sul traffico illecito di rifiuti che sarebbe stato messo in piedi dagli ex vertici «Agribiofert» e «Coimpo», l’azienda della frazione adriese di Ca’ Emo in cui, il 22 settembre 2014, morirono in servizio quattro dipendenti.
Si costituiranno, dunque, parti civili il ministero dell’Ambiente, la Regione, la Provincia (avvocato Eliana Varvara), i Comuni di Adria (avvocato Marco Casellato) e Pettorazza Grimani (avvocato Carmelo Marcello), Legambiente (avvocato Matteo Ceruti) e un privato che lamenta la presenza di fanghi inquinati della «Coimpo» nei propri terreni agricoli.
Il filone d’indagine è quello dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Venezia che lo scorso dicembre ha portato a sei arresti, tra cui quelli dei tre imputati nel procedimento di ieri: Gianni Pagnin, 66 anni di Noventa Padovana, già componente del consiglio di amministrazione di «Coimpo»; il 57enne di Adria ed ex direttore tecnico dell’azienda Mauro Luise; Mario Crepaldi, 62enne di Adria ex dipendente «Coimpo». I loro avvocati sono Marco Petternella, Massimiliano Ponzetto e Federico Bardelle.
Prossima udienza il 5 ottobre.