Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tra smart-bike e simulatori Così Elite fa salire in sella il 4.0
Pare che all’ultima edizione di Eurobike, la fiera internazionale della bicicletta e del mondo collegato, a Friederichshafen, non si sia quasi parlato d’altro. La primadonna dell’esposizione è stata la «Fuoripista», smartbike da salotto in legno e vetro ad altissime componenti di tecnologia e design in vendita a 14 mila euro e subito ordinata in uno stock da 50 pezzi da un cliente internazionale.
A produrla è Elite, azienda di Fontaniva, nel Padovano, nata 40 anni fa e diventata famosa, negli ultimi venti, in particolare per i suoi «rulli di allenamento». Il ciclista professionista o dilettante, in sintesi, può appoggiarci sopra la sua bici e, da solo o collegato via web con i compagni di viaggio che preferisce nel mondo, affrontare percorsi reali riprodotti su uno schermo e con l’esatta riproposizione di pendenze e sollecitazioni ambientali attraverso la variazione della resistenza dei rulli. «Ma la Fuoripista è tutt’altra cosa – spiega però l’amministratore delegato, Giulio Bertolo – perché è prima di tutto un oggetto dal design esclusivo e ricercatissimo che entra alla perfezione nelle case più prestigiose ed eleganti. In più svolge un servizio di ‘fitness domestico’ all’altezza delle migliori apparecchiature oggi disponibili». Forse l’oggetto non diventerà il core business della società, 50 dipendenti, 15 dei quali dedicati a ricerca e sviluppo, per un fatturato da 35 milioni, i cui prodotti negli anni sono stati apprezzati in costanti sedute di allenamento da campioni come Miguel Indurain, Marco Pantani, Ivan Basso, Mark Cavendish, Cadel Evans, Bradley Wiggins, Vincenzo Nibali, Chris Froome e altri. Però una parte importante sicuramente sì, dato che la Fuoripista si inserisce in una nicchia finora non presidiata da altri competitor. Questo pomeriggio, alle 18, nella sede di Elite, è previsto un incontro dal titolo «La maglia rosa dell’Industria 4.0» promosso daAssindustria Venetocentro. «La trasformazione digitale è una sfida ineludibile, anche per le Pmi che richiede un salto di qualità culturale oltre che tecnologico - sottolinea il delegato territoriale Omer Vilnai – Fondamentale far conoscere le imprese apripista e condividere le esperienze».