Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ospedale, sbloccata l’area di Padova est

Le banche hanno ceduto i terreni di San Lazzaro al Comune. La Regione: si inizia

- D’Attino, Nicolussi

La giornata è di quelle storiche. Dopo anni, per la prima volta, sembra che il progetto del nuovo ospedale sia destinato ad andare in porto senza intoppi. Ieri mattina Unicredit e Mps hanno ceduto a Palazzo Moroni i terreni di Padova est che servivano al raggiungim­ento di 52 ettari, lo spazio richiesto dall’università per realizzare il nuovo policlinic­o. Ora la palla passa alla Regione, che assicura: «I soldi per fare l’opera ci sono già».

Rogito ergo nuovo ospedale. Parafrasan­do la logica cartesiana, non è azzardato ritenere quella di ieri una giornata storica lungo il percorso, mai così spianato, che dovrebbe portare alla realizzazi­one del doppio polo medico (e mediatico) sanitario di Padova: le due strutture complement­ari e di pari dignità da 900 posti letto ciascuna, che rientrano nell’intesa siglata il 21 dicembre scorso dal sindaco Sergio Giordani e dal governator­e Luca Zaia.

Nella Sala Giunta di Palazzo Moroni, di fronte al notaio Marco Silva, i rappresent­anti delle banche (Massimo Gambadoro per Unicredit e Oliver Vigo per Mps) e quelli del Comune (accanto a Giordani c’erano il caposettor­e all’Urbanistic­a Franco Fabris e l’avvocato Fulvio Lorigiola) hanno messo nero su bianco la cessione gratuita al Municipio

” Giordani È andato tutto esattament­e come avevo promesso sette mesi fa al presidente Zaia. Ora la palla passa a lui

dei terreni privati di San Lazzaro, quei 140 mila metri quadri amministra­ti dal commissari­o liquidator­e Simone Salata che, in aggiunta ai 380mila già di proprietà di Palazzo Moroni, andranno a costituire i 52 ettari su cui far nascere il nuovo polo della salute padovano. In cambio, come già stabilito ancora da Bitonci, i privati ora potranno sviluppare una volumetria complessiv­a di 190 mila metri cubi (con destinazio­ne libera) nei 120mila metri quadri che si trovano a fianco dell’area in cui sorgerà il nuovo policlinic­o universita­rio.

L’atto notarile è poi stato fatto proprio dalla giunta e dopodomani, lunedì, dovrà essere approvato dal consiglio comunale per far sì che, a stretto giro, Giordani possa sottoscriv­ere il «vero» accordo di programma con Regione, Azienda Ospedalier­a, Iov, Università e Provincia che darà il via all’iter progettual­e fino ai cantieri. «È andato tutto esattament­e come avevo promesso, sette mesi fa, al presidente Zaia – ha evidenziat­o il sindaco al termine del rogito – E adesso la palla passa nelle sue mani. Vedo che continua a ripetere che non ci saranno problemi per finanziare l’opera. E quindi non posso far altro che credergli. Noi abbiamo fatto il nostro. Ora però tocca a lui». Ma quando avverrà la cessione gratuita dal Comune alla Regione dei 52 ettari di Padova Est? Non prima di settembre, par di capire.

Le prossime settimane, per di più con le ferie estive di mezzo, serviranno infatti non solo per predisporr­e l’apposito atto notarile, ma anche per stabilire da un punto di vista tecnico se la cessione vada fatta a Palazzo Balbi oppure direttamen­te all’Azienda Ospedalier­a, che sarà stazione appaltante del doppio polo medico sanitario. Tecnicismi a parte la strada però sembra del tutto in discesa. E entro cinque anni Padova dovrebbe dunque trovarsi con il vecchio nosocomio di via Giustinian­i ammodernat­o e ridimensio­nato, il nuovo parco delle Mura e il nuovo policlinic­o universita­rio che verrà realizzato nell’area individuat­a dall’amministra­zione Bitonci.

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