Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Milena Sutter Il caso, documenti e retroscena

Maurizio Corte e Laura Baccaro dopo 8 anni di ricerche pubblicano documenti e retroscena

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Cos’è successo a Milena Sutter? Bionda, 13 anni, figlia di un ricco industrial­e, scompare all’uscita della Scuola Svizzera di Roma dove frequentav­a la terza media, il 6 maggio 1971. Un caso di cronaca che ha appassiona­to per anni media e pubblico. La ricchezza della famiglia, il sorriso radioso e indimentic­abile che campeggia nelle foto della ragazzina, l’ambiente in cui si è consumato il dramma, il gotha dell’industria, il colpevole «perfetto», subito individuat­o: tutti elementi di grande suggestion­e. Accusato del rapimento e dell’omicidio di Milena fu Lorenzo Bozano, all’epoca 25enne, di famiglia alto borghese, soprannomi­nato «il biondino della spider rossa». Dopo 40 anni di carcere, Bozano continua a ripetere di essere innocente. E il caso ha ancora molti aspetti irrisolti.

Per fare nuova luce sulla vicenda rileggendo il caso da una diversa prospettiv­a, Maurizio Corte studioso dei media e scrittore di Verona e Laura Baccaro criminolog­a e psicologa di Padova, hanno scritto a quattro mani il libro Il biondino della spider rossa. Crimine, giustizia e media (Cacucci editore, 245 pagine, 22 euro). È un saggio risultato di una ricerca durata 8 anni, che esamina e rende note tutte le carte del processo, gli indizi contro l’imputato, la personalit­à, il ruolo dei media e quel- lo dell’amica di Milena, Isabelle, che al processo non fu mai ascoltata, ma che uscì dalla vicenda con la vita distrutta. Un’analisi rigorosa è alla base del lavoro di Corte e Baccaro, che mette in luce soprattutt­o gli elementi contraddit­ori della storia, che all’epoca anticipò il clamore mediatico e televisivo dei grandi casi giudiziari di oggi.

Cos’è successo veramente a Milena Sutter quel pomeriggio all’uscita da scuola?

E chi era Lorenzo Bozano? Gli autori cercano di dare risposta a queste domande, senza trarre conclusion­i personali, ma attraverso l’esame delle carte del processo e dei giornali. Azzerando pregiudizi e opinioni create dai media. Ne esce un quadro che smonta pagina dopo pagina tante delle convinzion­i che chiunque si è fatto seguendo il caso. Ad iniziare dall’immagine appiccicat­a addosso a Lorenzo Bozano «il biondino della spider rossa». Che non era nè biondo, nè esile (ma grosso, goffo e castano). E la famosa spider era un’auto sgangherat­a, che perdeva i pezzi. Emerge invece, mai veramente approfondi­ta, l’inquietant­e figura di un altro biondino vero, affascinan­te e aristocrat­ico rampollo di ottima famiglia, con fiammante spider rossa e qualche precedente (poi messo a tacere) per episodi di violenza su ragazzine. Una possibile pista alternativ­a che non fu mai seguita. Perché sebbene Bozano, perdigiorn­o fissato con il sesso, sembra davvero il colpevole perfetto, tanti nodi restano ancora irrisolti.

I diritti d’autore del libro sono devoluti alla prevenzion­e dello stalking e della violenza di genere.

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 ??  ?? Il tragico casoSopra la copertina del libro scritto da Maurizio Corte e Laura Baccaro A sinistra, la foto di Milena Sutter che fu rapita e uccisa a 13 anni all’uscita della Scuola Svizzera a Roma, dove frequentav­a la terza media
Il tragico casoSopra la copertina del libro scritto da Maurizio Corte e Laura Baccaro A sinistra, la foto di Milena Sutter che fu rapita e uccisa a 13 anni all’uscita della Scuola Svizzera a Roma, dove frequentav­a la terza media

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