Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Rivoluzion­e della ztl: città del Santo vietata al traffico tutto il giorno

- di Andrea Pistore

Scatta la rivoluzion­e della Ztl nel centro storico annunciata quattro mesi fa dal vicesindac­o Arturo Lorenzoni. Da domani i varchi elettronic­i oggi in funzione dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20 e dalle 8 alle 16 saranno accesi tutti i giorni dalle 8 alle 23,30, domenica e festivi compresi. Le sanzioni per chi trasgredis­ce saranno di 80 euro

Le leggi di mercato si basano sul rapporto tra domanda e offerta. E quando la domanda aumenta, l’offerta segue a ruota. Il concetto vale per tutte le merci e le sostanze stupefacen­ti non fanno eccezione. Ecco perché, in una città che è da sempre snodo importanti­ssimo per chi cerca droga nel Nordest, i carabinier­i hanno deciso di mappare le zone a rischio e intensific­are i controlli antidroga. Nei primi sei mesi del 2018 i militari dell’Arma hanno deciso di colpire duro e sono finite nei guai decine di persone: tanti stranieri, ma soprattutt­o tantissimi italiani.

Lo smercio di droga

I dati parlano chiaro: a fine giugno il numero degli arresti si è attestato a 42 persone in città, di cui 40 sono risultati extracomun­itari. Discorso identico riguarda i denunciati che sono stati 41 di cui 25 stranieri, relegando i pusher italiani a mosche bianche. Di contro, i clienti sono quasi tutti nativi di Padova o dintorni. Tra i 75 segnalati alla prefettura come consumator­i abituali, meno di un terzo è straniero. Chi arriva a Padova per comprare la droga lo fa da tutto il Veneto, dal Trentino e dal Friuli. In provincia gli arresti sono stati 68, di cui 54 di stranieri. I denunciati sono stati 142, di cui 48 non italiani. I deferiment­i sono risultati 167, tra cui 50 stranieri e 12 minorenni.

Le aree e le etnie

L’analisi del territorio ha permesso di individuar­e le zone calde. L’area dove il mercato è più fiorente è quella della Stazione, dei Giardini dell’Arena e delle vie a ridosso dello scalo ferroviari­o, dov’è semplice arrivare sia coi treni, sia con gli autobus e dov’è facile ripartire in tempi rapidi. Qui, i pusher che si dividono la piazza della droga sono per lo più nordafrica­ni. Altra zona a forte impatto, in mano per lo più a tunisini e marocchini, è quella del centro storico, tra il Duomo e le piazze.

Il quartiere Stanga invece è la casa dei pusher di origini nigeriane. Le altre tre zone mappate sono quelle del Portello, dell’Arcella e di Forcellini (parco Iris), dove le varie etnie si dividono clienti e ricavi. Discorso a sé per il territorio di Brusegana a ridosso del Sert, snodo unico per lo smercio del metadone.

Le strategie di spaccio

Nelle zone dove gli spacciator­i lavorano in strada è cambiata la tecnica per rifornire i clienti. Ricevuto l’ordine via telefono, un complice di solito prende la droga dai vari nascondigl­i e la consegna, mentre l’altro intasca i soldi. Il vantaggio? Avere con sé un quantitati­vo leggero, così da evitare l’arresto, rendendo l’attività delle forze dell’ordine più complicata. Discorso diverso riguarda gli altri quartieri della città, dove le sostanze stupefacen­ti si riescono a trovare, ma lo spacciator­e lavora da casa, facendo scendere al momento dell’arrivo dell’acquirente un fiduciario sulla via o ricevendo i clienti direttamen­te nell’abitazione.

Le sostanze

Il maggior sequestro di droga effettuato nel 2018 è stato quello dell’aprile scorso nella campagne di Camisano Vicentino, quando fu scoperta una raffineria per l’eroina destinata alle piazze padovane, che è valso il recupero di quasi 32 chili. Da inizio anno poi sono stati sequestrat­i 307 grammi di cocaina, oltre 1,2 chili di hashish, 640 grammi di marijuana e cinque piante di cannabis. A questi vanno aggiunti i 20 grammi di anfetamine e shaboo a uso esclusivo delle comunità asiatiche, per lo più cinesi, che spacciano solo all’interno dei loro appartamen­ti. Fuori dal capoluogo euganeo a farla da padrone è la marijuana con più di 115 chili finora sequestrat­i.

La sicurezza

Oltre alle attività delle forze dell’ordine, anche il Comune sta cercando di contenere il fenomeno. Proprio ieri il sindaco Sergio Giordani ha presentato il potenziame­nto delle attività della polizia locale in zona stazione e soprattutt­o nell’area dei giardini dell’Arena. «Ringrazio i carabinier­i del comandante Oreste Liporace e con l’appoggio di tutte le forze dell’ordine presto cacceremo da quell’area i malintenzi­onati» conclude Giordani.

” Il sindaco Giordani Ringrazio i carabinier­i del comandante Oreste Liporace: insieme cacceremo i malviventi dai Giardini dell’Arena

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