Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Rivoluzione della ztl: città del Santo vietata al traffico tutto il giorno
Scatta la rivoluzione della Ztl nel centro storico annunciata quattro mesi fa dal vicesindaco Arturo Lorenzoni. Da domani i varchi elettronici oggi in funzione dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20 e dalle 8 alle 16 saranno accesi tutti i giorni dalle 8 alle 23,30, domenica e festivi compresi. Le sanzioni per chi trasgredisce saranno di 80 euro
Le leggi di mercato si basano sul rapporto tra domanda e offerta. E quando la domanda aumenta, l’offerta segue a ruota. Il concetto vale per tutte le merci e le sostanze stupefacenti non fanno eccezione. Ecco perché, in una città che è da sempre snodo importantissimo per chi cerca droga nel Nordest, i carabinieri hanno deciso di mappare le zone a rischio e intensificare i controlli antidroga. Nei primi sei mesi del 2018 i militari dell’Arma hanno deciso di colpire duro e sono finite nei guai decine di persone: tanti stranieri, ma soprattutto tantissimi italiani.
Lo smercio di droga
I dati parlano chiaro: a fine giugno il numero degli arresti si è attestato a 42 persone in città, di cui 40 sono risultati extracomunitari. Discorso identico riguarda i denunciati che sono stati 41 di cui 25 stranieri, relegando i pusher italiani a mosche bianche. Di contro, i clienti sono quasi tutti nativi di Padova o dintorni. Tra i 75 segnalati alla prefettura come consumatori abituali, meno di un terzo è straniero. Chi arriva a Padova per comprare la droga lo fa da tutto il Veneto, dal Trentino e dal Friuli. In provincia gli arresti sono stati 68, di cui 54 di stranieri. I denunciati sono stati 142, di cui 48 non italiani. I deferimenti sono risultati 167, tra cui 50 stranieri e 12 minorenni.
Le aree e le etnie
L’analisi del territorio ha permesso di individuare le zone calde. L’area dove il mercato è più fiorente è quella della Stazione, dei Giardini dell’Arena e delle vie a ridosso dello scalo ferroviario, dov’è semplice arrivare sia coi treni, sia con gli autobus e dov’è facile ripartire in tempi rapidi. Qui, i pusher che si dividono la piazza della droga sono per lo più nordafricani. Altra zona a forte impatto, in mano per lo più a tunisini e marocchini, è quella del centro storico, tra il Duomo e le piazze.
Il quartiere Stanga invece è la casa dei pusher di origini nigeriane. Le altre tre zone mappate sono quelle del Portello, dell’Arcella e di Forcellini (parco Iris), dove le varie etnie si dividono clienti e ricavi. Discorso a sé per il territorio di Brusegana a ridosso del Sert, snodo unico per lo smercio del metadone.
Le strategie di spaccio
Nelle zone dove gli spacciatori lavorano in strada è cambiata la tecnica per rifornire i clienti. Ricevuto l’ordine via telefono, un complice di solito prende la droga dai vari nascondigli e la consegna, mentre l’altro intasca i soldi. Il vantaggio? Avere con sé un quantitativo leggero, così da evitare l’arresto, rendendo l’attività delle forze dell’ordine più complicata. Discorso diverso riguarda gli altri quartieri della città, dove le sostanze stupefacenti si riescono a trovare, ma lo spacciatore lavora da casa, facendo scendere al momento dell’arrivo dell’acquirente un fiduciario sulla via o ricevendo i clienti direttamente nell’abitazione.
Le sostanze
Il maggior sequestro di droga effettuato nel 2018 è stato quello dell’aprile scorso nella campagne di Camisano Vicentino, quando fu scoperta una raffineria per l’eroina destinata alle piazze padovane, che è valso il recupero di quasi 32 chili. Da inizio anno poi sono stati sequestrati 307 grammi di cocaina, oltre 1,2 chili di hashish, 640 grammi di marijuana e cinque piante di cannabis. A questi vanno aggiunti i 20 grammi di anfetamine e shaboo a uso esclusivo delle comunità asiatiche, per lo più cinesi, che spacciano solo all’interno dei loro appartamenti. Fuori dal capoluogo euganeo a farla da padrone è la marijuana con più di 115 chili finora sequestrati.
La sicurezza
Oltre alle attività delle forze dell’ordine, anche il Comune sta cercando di contenere il fenomeno. Proprio ieri il sindaco Sergio Giordani ha presentato il potenziamento delle attività della polizia locale in zona stazione e soprattutto nell’area dei giardini dell’Arena. «Ringrazio i carabinieri del comandante Oreste Liporace e con l’appoggio di tutte le forze dell’ordine presto cacceremo da quell’area i malintenzionati» conclude Giordani.
” Il sindaco Giordani Ringrazio i carabinieri del comandante Oreste Liporace: insieme cacceremo i malviventi dai Giardini dell’Arena