Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
A Verona il secondo negozio Ikea in Veneto
Ipermercato ridotto e arena per la musica: dopo Padova secondo negozio in Veneto
Via libera del Comune di Verona al progetto rivisto per insediare Ikea a Verona. Gli uffici tecnici sono già al lavoro per risolvere i problemi urbanistici, ma anche su questo piano un’ipotesi di soluzione sarebbe già stata trovata. E per l’assessore comunale all’Urbanistica, Ilaria Segala, dopo la riunione di mercoledì scorso nell’ufficio del sindaco Federico Sboarina, sia l’Ikea che il Comune si sono dati «tempi brevi» per chiudere positivamente la vicenda.
La nuova proposta prevede l’insediamento alla Marangona del punto-vendita classico di Ikea, mentre il centro commerciale vicino verrebbe ridotto da 80 mila a 40 mila metri quadri. Ikea inoltre è pronta a costruire un Palazzetto coperto da almeno diecimila posti, da offrire al Comune di Verona.
La soluzione risolve positivamente l’insediamento in Veneto del secondo punto vendita di Ikea dopo Padova, di cui a Verona si parla da quattro anni. Nel 2014 la precedente giunta guidata da Flavio Tosi aveva proposto un insediamento nell’ex area Biasi caldaie, a ridosso dell’autostrada. Due anni dopo si era fatta la soluzione nella non distante area della Marangona, nella nuova zona industriale. La nuova giunta Sboarina aveva però bocciato lo scorso anno il progetto per il centro commerciale adiacente da 80 mila metri quadrati: investimento complessivo di 70 milioni di euro. Ora lo sblocco definitivo del progetto.
«È positivo – spiega l’assessore – che Ikea abbia ascoltato le nostre motivazioni e che abbia fatto una nuova proposta con una riduzione drastica degli spazi per il centro commerciale, dimezzati, e l’introduzione di un elemento a favore di tutta la città, un Palazzetto coperto, un’Arena, da utilizzare sia per eventi sportivi che per concerti e spettacoli».
Ikea insiste decisamente sull’area della Marangona, vicina al casello di Verona Sud (tutti i centri vendita della multinazionale hanno una sorta di obbligo di essere a contatto con le autostrade, col marchio visibile da chi le percorre). Segala conferma che «la loro proposta rimane sull’area della Marangona. Da entrambe le parti inizia ora un approfondimento su questo tema, partendo dal dato che la nuova ipotesi prevede una superficie utile lorda ben diversa del centro commerciale, nonché l’introduzione del Palazzetto. Su queste nuove basi si sta studiando come far rientrare il progetto nel quadro normativo esistente». Il problema da risolvere è quello urbanistico, che coinvolgerà anche la Regione. «Col progetto precedente – spiega Segala – l’insediamento non era possibile: con la nuova soluzione lo è, e siamo al lavoro per definirne i contorni». Come sarà il nuovo Palazzetto? «Loro lo hanno ipotizzato da diecimila posti – conferma l’assessore – ma può essere anche più ampio».