Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il figlio Andrea: «Era la sua primogenita»
«Una persona innamorata dell’arte e della ricerca del bello, ci ha insegnato a considerare villa La Rotonda non una proprietà ma un patrimonio da custodire». Andrea Valmarana ricorda così suo padre Lodovico, scomparso venerdì all’età di 92 anni. Andrea è uno dei due figli assieme al fratello Niccolò e gettando lo sguardo indietro alla figura del padre rivela un aneddoto che riassume la passione e la vita di Lodovico: «Scherzandogli dicevamo sempre che lui in realtà non aveva due figli ma tre, la primogenita è villa La Rotonda, poi ci siamo io e mio fratello». Passione per l’arte e un cuore legato all’edificio palladiano celebre in tutto il mondo. «Nella sua conduzione dava anima e corpo - spiega Andrea - e il suo insegnamento più importante è l’aver considerato la villa un bene da custodire per le prossime generazioni». Ora la guida della Rotonda passerà nelle mani del figlio Niccolò, che già da anni affiancava il padre nella gestione del monumento. Dopo le esequie che si sono svolte ieri, in forma privata, Lodov ico non sarà sepolto ma cremato e le sue ceneri verranno sparse in laguna a Venezia: «Erano le sue volontà e Venezia la considerava la sua città» precisa Andrea. «Vorremmo donare una barca storica di sua proprietà, una gondola da corsa degli anni Settanta, a una compagnia veliera».