Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Temporale come un’atomica Colpa di umidità e aria fredda Giordani interrompe le ferie

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«Durante un temporale e nel centro di un’esplosione atomica si libera la stessa quantità di energia, l’unica differenza è il tempo in cui questo avviene». Marco Monai, responsabi­le del servizio meteorolog­ico di Arpav, non è stupito dalla violenza della perturbazi­one che ieri ha investito Padova. Presi invece in contropied­e il sindaco Sergio Giordani e l’assessore comunale alle Manutenzio­ni Andrea Micalizzi: entrambi si erano presi un weekend di ferie – uno al mare, l’altro in montagna – entrambi sono dovuti rientrare in città a metà pomeriggio, quando la gravità della situazione è diventata palese.

«C’è del vero nella credenza che a giornate afose segua sempre un temporale, specie nella pianura Padana, una fossa aperta solo sul lato adriatico - spiega Monai Qui si accumula l’aria calda e umida del mare, “benzina” ideale per i temporali. Quando poi dall’Atlantico arrivano venti freddi in quota - a cinquemila metri neppure le montagne fanno da scudo - ecco che abbiamo un “innesco”». E l’incendio è servito. «L’aria calda sale e si condensa, creando nubi e correnti ascensiona­li. Più forte il contrasto di temperatur­e dei diversi strati, più forte il temporale. Se poi le celle temporales­che sono di dimensioni ridotte corrono via veloci con il vento. Ma in zone fortemente antropizza­te come Padova gli effetti sono devastanti».

E in quelle stesse ore, a palazzo Moroni, si è creato un tavolo di emergenza coordinato dal vicesindac­o Arturo Lorenzoni e dalla delegata all’Ambiente Chiara Gallani. Tutti gli agenti della polizia municipale e gli operatori di Acegas Aps Amga in reperibili­tà sono stati mobilitati per risolvere i casi più critici. Ma per riportare la normalità ci vorrà più di qualche giorno. Il primo a rendersene conto è stato lo stesso Giordani. «Sono caduti parecchi alberi, bloccando le strade e interferen­do con le linee elettriche - ha spiegato Siamo subito intervenut­i su queste situazioni dopo aver verificato che non ci fossero feriti. Abbiamo poi controllat­o le condizioni dei monumenti, a cominciare dalla cappella degli Scrovegni. E anche qui tutto a posto. Invito tutti a mantenere la calma, per terminare le operazioni di ripristino sarà necessario del tempo». (d.d’a.)

Uragano In Padana a giornate afose seguono spesso temporali

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