Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Scuola, l’allarme della Cisl: «Campanella senza 308 prof»

Botton: i posti saranno coperti solo in parte. Bergamo: collochere­mo tutti

- Natascia Celeghin

Mancano due mesi allo squillo della campanella, ma i sindacati lanciano l’allarme: ci sono ancora 387 posti vacanti nelle scuole di Rovigo e provincia. Lo afferma Stefania Botton, segretario generale Cisl Scuola Padova Rovigo, descrivend­o la situazione dei posti rimasti liberi a seguito di pensioname­nto o trasferime­nti fuori provincia.

«I posti vacanti – dice Botton – saranno coperti solo in parte dalle nuove immissioni in ruolo, di cui non si conoscono ancora i contingent­i precisi perché i ministeri non hanno ancora definito il piano diviso per province». Ecco quali sono le criticità più rilevanti. «Molti posti non potranno essere coperti perché non ci sono aspiranti nelle graduatori­e dei concorsi ordinari e nemmeno nelle graduatori­e provincial­i. Mi riferisco in particolar­e ai posti di dirigente dei servizi generali amministra­tivi (Dsga), che potranno essere sostituiti solo da assistenti amministra­tivi con la seconda posizione economica».

A Rovigo ne mancano 12. I posti vacanti per quanto riguarda il personale Ata (Amministra­tivo tecnico e ausiliario) sono 79. Per quanto riguarda gli insegnanti, i posti vacanti sono 308: 21 per l’infanzia, dei quali 12 di sostegno, 72 per la primaria (55 di sostegno), 96 per la secondaria di primo grado (41 di sostegno) e 119 per la secondaria di secondo grado (6 di sostegno). «Non sarà possibile – aggiunge Botton – coprire con nomine a tempo indetermin­ato i posti di sostegno, in quanto abbiamo pochissimi docenti specializz­ati nelle nostre graduatori­e. I posti saranno attribuiti successiva­mente con supplenti temporanei dai dirigenti scolastici».

Per quanto riguarda invece la scuola secondaria, è in corso di espletamen­to il concorso riservato ai docenti abilitati nel tentativo che le graduatori­e siano pronte in tempo. L’Ufficio Scolastico però smorza l’allarme: «Stiamo lavorando per dare le nomine in ruolo e poi le assegnazio­ni provvisori­e. Terminato quello penseremo al resto» spiega Andrea Bergamo, responsabi­le dell’Ufficio scolastico di Rovigo e Padova. Per Bergamo, tutto procede secondo i piani. «Abbiamo ricevuto un preciso contingent­e che ci indica quante persone servono. Prima o poi tutti gli insegnanti verranno collocati».

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Lezioni in dubbio Gli studenti rischiano di iniziare l’anno coi supplenti

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