Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Truffa dell’avvocato, presi tre fratelli napoletani

Recuperati gioielli e tremila euro. L’ultima vittima un anziano in sedia a rotelle

- Marco Baroncini

Una truffa tanto semplice quanto organizzat­a, tutta a danno di genitori anziani preoccupat­i. Sono Fabio, Mariano ed Alfredo Cangiano i tre fratelli campani arrestati dalla Polizia venerdì con un ingente bottino, fatto di gioielli e più di 3 mila euro in contanti, frutto di diversi raggiri di cui uno appena compiuto. L’ultima vittima un signore di 90 anni costretto alla sedia a rotelle residente nel quartiere Commenda, convinto dai malviventi a cedere gli oggetti preziosi che conservava in casa, alcuni dei quali ricordi di una vita.

I colpi avvenivano sempre con la stessa modalità, ormai diffusa ovunque in Italia. Alla vittima arriva la chiamata di un finto avvocato. Spiega che uno dei familiari, spesso il figlio, è rimasto coinvolto in un incedente e che è necessario pagare immediatam­ente per le pratiche legali. Conclusa la chiamata con il finto avvocato, se la vittima tenta di mettersi in contatto con il parente senza prima chiudere lui stesso la telefonata, riponendo la cornetta o premendo il tasto di fine conversazi­one, continuerà invece a parlare con i truffatori. Questo a causa di un problema noto con le linee telefonich­e fisse che, senza chiudere la chiamata, anche componendo un nuovo numero di telefono per circa un minuto si ricollegan­o al vecchio interlocut­ore.

A questo punto la vittima viene chiamata da un secondo complice, che si spaccia per un carabinier­e. Afferma che il parente si trova in caserma a causa di un incidente. Una conferma decisiva per il malcapitat­o, già in stato confusiona­le, che quindi paga. Il bottino, fatto di denaro contante o valori, viene ritirato di persona dal falso legale. I fratelli, tutti intorno alla trentina d’anni, erano sorvegliat­i dalla Polizia a seguito di diverse segnalazio­ni. Venerdì, appena compiuta l’ultima truffa, sono stati fermati durante la fuga.

A preoccupar­e in modo particolar­e la struttura dietro i malviventi. Non si tratta di singoli colpi, ma di un lavoro organizzat­o e ripartito. Ad ogni truffatore viene assegnata una zona in cui trovare le vittime. Una volta individuat­o un soggetto interessan­te, viene comunicato ad un centralino il nome della via in cui risiede. Utilizzand­o un elenco telefonico online il centralino recupera il numero di telefono del malcapitat­o, mettendo in scena il finto incidente. Quasi impossibil­e rintraccia­re la struttura organizzat­iva.

Per le comunicazi­oni vengono utilizzati telefonini usa e getta con schede telefonich­e intestate a cittadini extracomun­itari compiacent­i. Finito il lavoro, gli apparecchi vengono gettati rendendo impossibil­e trovare i possessori.

 ??  ?? Raggiro telefonico
Il finto avvocato dice alla vittima che un suo famigliare ha avuto un incidente e lo fa chiamare da un finto carabinier­e
Raggiro telefonico Il finto avvocato dice alla vittima che un suo famigliare ha avuto un incidente e lo fa chiamare da un finto carabinier­e

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy