Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Nella notte l’ok in Consiglio, favorevole anche Bitonci. Ma Ruffini dice no

Nuovo ospedale a Padova Est Via libera alla cessione dei terreni

- Davide D’Attino

Non all’unanimità, come ha sperato fino all’ultimo il sindaco Sergio Giordani ( in foto). Ma alla fine, ieri sera, il via libera dell’aula di Palazzo Moroni è arrivato. E così, nelle prossime settimane, il Comune potrà concretizz­are la cessione (gratuita) alla Regione dei terreni di Padova Est per la realizzazi­one del nuovo ospedale.

La discussion­e, a distanza di tre giorni dall’acquisizio­ne dell’area privata di San Lazzaro svincolata da Unicredit e Mps, si è protratta fino a tardi. La delibera in questione, riguardant­e la superficie complessiv­a di 52 ettari alle spalle del Net Center e della Kioene Arena, è stata illustrata dal vicesindac­o con delega all’Urbanistic­a Arturo Lorenzoni che, in merito all’accordo di programma da sottoscriv­ere con tutti gli altri enti pubblici coinvolti, ha scandito: «La nostra Università dovrà avere un ruolo di primo piano nella definizion­e dei contenuti scientific­i, assistenzi­ali, didattici e di ricerca del doppio polo medico sanitario».

Già, il doppio polo. Il patto siglato a dicembre scorso dal sindaco Giordani e dal presidente della Regione Luca Zaia, infatti, prevede da un lato l’ammodernam­ento del vecchio nosocomio di via Giustinian­i e dall’altro, appunto, la costruzion­e del nuovo policlinic­o universita­rio a Padova Est. Tornando a ieri sera, a vivacizzar­e il dibattito c’ha pensato Matteo Cavatton (Libero Arbitrio): «Non vedo nulla di concreto in questa delibera, se non l’enunciazio­ne che si farà un nuovo ospedale. Qui dentro, d’altronde, si procede per enunciazio­ni: si farà la nuova questura in via Anelli, si farà un parcheggio nell’ex caserma Prandina, si farà l’auditorium in piazza Eremitani, si farà una nuova linea di tram e via così». Puntuale la replica di Antonio Foresta (Area Civica): «Con l’approvazio­ne di quest’atto, i compiti del Comune sono finiti. E d’ora in avanti toccherà alla Regione dimostrare di avere la volontà politica ed economica di realizzare il nuovo polo della salute di Padova».

Ma l’intervento più polemico è stato quello dell’ex primo cittadino leghista Massimo Bitonci: «Voterò chiarament­e a favore di questa delibera, visto che dà mandato al sindaco di firmare il medesimo accordo che avevo proposto io e che l’allora opposizion­e riteneva una speculazio­ne immobiliar­e. Caro Giordani – ha rincarato il sottosegre­tario all’Economia – voi in campagna elettorale parlavate di nuovo su vecchio e dicevate che l’ospedale non sarebbe mai stato costruito a Padova Est. Ora, invece, fate esattament­e il contrario. Dovreste almeno chiedere scusa ai cittadini per l’anno e mezzo di tempo perso». E poi, in un crescendo, Bitonci ha concluso: «Mi sto già adoperando, a Roma, per reperire un contributo statale per finanziare l’opera. Perché vede, caro sindaco, io non vivo né dormo a Padova come lei. Ma a Padova ci tengo». L’unica a discostars­i dal voto favorevole della maggioranz­a è stata Daniela Ruffini (Coalizione Civica): «Ero e sono contraria alla realizzazi­one di un nuovo ospedale. E comunque ero e resto contraria alla localizzaz­ione di San Lazzaro».

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