Auto e moto d’epoca, Baccaglini mette radici «Altri tre anni in fiera»

Cambio di stagione. Il tempo in cui Mario Baccaglini minacciava, un giorno sì e l’altro pure, di portare la sua rassegna di successo via da Padova è definitivamente terminato. Anche la 35esima edizione di Auto e Moto d’epoca, dal 25 al 28 ottobre prossimi, si svolgerà nei padiglioni della Fiera di via Tommaseo, come avviene dal 1983. La conferma, nonostante manchino ancora tre mesi all’inizio della manifestazione, è arrivata ieri per bocca dello stesso Baccaglini, protagonista di un’insolita conferenza stampa al Caffè Pedrocchi, alla quale hanno preso parte (tra i tanti) pure il sindaco Sergio Giordani, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Roberto Marcato e l’avvocato Andrea Olivi, contitolare (alla pari con Luca Griggio) della Geo Spa, la compagine che a settembre 2016 ha assunto la gestione del quartiere espositivo cittadino per conto prima dei francesi di Gl Events e poi dei soci pubblici, tornati direttamente a capo dell’area fieristica dopo 13 anni di malriuscita privatizzazione. «Nel 2017, malgrado le difficoltà che tutti sapete, abbiamo fatto il record di presenze, con più di 115mila visitatori in quattro giorni, la metà dei quali dall’estero. E adesso – ha sottolineato Baccaglini – vedo finalmente le condizioni per fare ancora meglio. Tanto che, con la mia squadra (l’Intermeeting Srl, ndr), abbiamo elaborato un programma triennale, quindi fino al 2020, per fare di Padova la capitale delle vetture storiche. In questo senso – ha evidenziato il patron, rivolgendosi al sindaco Giordani – sarebbe

Fino al 2020 I piani del patron: «Voglio fare della città di Padova la capitale dell’auto storica»

bello che tutta la città, come succede a Torino in occasione del Salone dell’Auto, si vestisse coi colori e coi simboli della manifestazione». Immediata la replica di Giordani: «Anzitutto, ringrazio pubblicamente Mario (Baccaglini, ndr) per aver deciso di continuare a credere in Padova quando quello della Fiera sembrava ancora un problema irrisolvibile. E per il resto gli daremo certamente tutto il supporto che merita». ( d.d’a.)