Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Maltempo, dieci milioni di danni Allerta per gli alberi pericolanti
Cadute e allagamenti in città, campi colpiti in provincia. Ora i risarcimenti
Serviranno almeno due settimane perché tutto torni alla normalità, dopo i nubifragi di sabato pomeriggio e domenica sera. Le situazioni più critiche sono state smaltite, ora la priorità è mettere in sicurezza tutti gli alberi ancora pericolanti.
Il lunedì di Palazzo Moroni e di tutti i sindaci dei 30 comuni colpiti dai fortunali è servito per stilare un primo bilancio. Una conta definitiva dei danni è ancora prematura, ma supera abbondantemente i 10 milioni di euro. I dati parlano chiaro: sabato in venti minuti sono scesi 30 litri d’acqua per ogni metro quadrato, aggravati da un vento che sfiorava i 100 chilometri orari. Domenica la grandine ha provocato altri allagamenti.
I problemi hanno coinvolto ogni quartiere di Padova. Almeno 300 gli alberi caduti, tra cui quello storico di quasi 200 anni in piazza Capitaniato. Restano ancora chiusi tre parchi: il Milcovich, il Brentelle e l’Iris dove si attende la messa in sicurezza delle piante. «Ringrazio le squadre intervenute, i padovani che sono scesi in strada- ha spiegato il sindaco Sergio Giordani- e la Regione che ci ha assicurato celerità. Gli edifici pubblici importanti e il patrimonio storico artistico non hanno subito danni».
Entro un paio di giorni il comune definirà le procedure da seguire per i risarcimenti. La precipitazione di domenica ha provocato infiltrazioni negli uffici dell’assessore allo sport Diego Bonavina con il parquet da buttare, ad alcuni padiglioni della fiera oltre alla sede storica della scuola Selvatico di Largo Meneghetti. «Stiamo continuando a potenziare la rete fognaria - ha spiegato l’assessore alle Manutenzioni Andrea Micalizzi ma con precipitazioni come queste è difficile immaginare che non vi siano allagamenti».
Il maltempo ha martoriato anche la cintura urbana: «I problemi più grandi sono stati per le interruzioni all’energia elettrica, che hanno bloccato le pompe nei garage», ha spiegato il presidente della provincia, Enoch Soranzo. Acegas e HeraLuce hanno lavorato su tre fronti. Cinquanta gli interventi per i cavi dell’illuminazione tranciati. Una quindicina di operatori hanno pulito le caditoie di scolo ostruite dalle foglie. I sottopassi allagati sono stati tre: le situazioni più critiche in via Danoli, in via Capitello (dove una macchina è rimasta bloccata) e in via Fornaci.
Nella notte tra domenica e lunedì l’emergenza idrica ha riguardato via Crescini, via Forcellini all’angolo con via Sografi e il Parco delle Farfalle. Ingenti i danni anche a Selvazzano, Rubano, Mestrino, Veggiano, Saccolongo, Villafranca e Noventa. La grandine ha dilaniato le culture di viti e mais nelle zone tra Albignasego, Maserà, Due Carrare e Cartura. Il profilo Facebook di Massimo Bitonci, che ha polemizzato sulla mancata prevenzione, è stato bersagliato di chi lo ha definito uno sciacallo.