Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Venezia, stadio con hotel Brugnaro: insieme si vince
Il club deposita il progetto in Comune. Il sindaco Brugnaro: «É la volta buona»
Uno stadio da 18 mila posti e 185 milioni di spesa, inclusi hotel e area commerciale. Il patron del Venezia, Joe Tacopina, ha depositato in Comune il progetto. Il sindaco Luigi Brugnaro gongola: «Insieme si vince».
Già solo il nome fa sognare: Venezia Stadium. Se poi si aggiungono i rendering, la determinazione di Joe Tacopina e la spinta di Luigi Brugnaro, allora è forse «davvero la volta buona», come ha twittato il sindaco domenica. Ad aiutare il Venezia Fc e Venezia questa volta c’è la legge sugli stadi che rende più semplice il procedimento amministrativo per costruire un impianto sportivo e il carattere del presidente che come un bulldozer supera ogni ostacolo. Anche perché non ci sono alternative: «Lo stadio è fondamentale per il nostro progetto sportivo, senza non ci sarebbe interesse degli investitori che vogliono operare in maniera responsabile nel mondo economico», dice. Le altre parole sono come miele per le api: «E’ il momento che Venezia, la città più bella al mondo, abbia lo stadio di livello mondiale e la squadra sia tra le più forti». A raffreddare gli entusiasmi i tempi: agosto 2023 l’inaugurazione, con i primi tre anni necessari per l’iter amministrativo, la redazione del progetto e il bando internazionale (che mette a gara il piano). «Ma oggi c’è qualcosa di concreto, non presentiamo idee, stamattina è stata protocollato lo studio di fattibilità che fa partire la procedura — interviene il sindaco Luigi Brugnaro — A Venezia ancora una volta pensiamo che la sussidiarietà sia un elemento fondamentale: le strutture saranno realizzate con i soldi dei privati».
Quasi 200 milioni di euro, 185 la stima iniziale del Venezia, 45 per il solo stadio da 18 mila posti (ampliabile a 25 mila) capace, secondo le indicazioni della uefa, di ospitare partite delle coppe europee. «Vogliamo trasmettere un’esperienza emozionale — spiega il direttore generale del Venezia, Dante Scibilia, descrivendo l’intervento —. Le tribune dello stadio (ce ne sarà una intera dedicata a premium seat e sky box per favorire l’afflusso di imprese, ndr) saranno vicine al campo perché vogliamo far sentire i tifosi ai giocatori». Ci saranno poi un albergo quattro stelle da 150 camere e un retail park di oltre 36 mila metri quadrati, suddivisi in attività commerciali, intrattenimento, bar e ristorazione, con aeree all’aperto e coperte da far vivere tutto l’anno con eventi e iniziative. «Sono già stato già contattato da un’importante società che fa grandi eventi, perché vuole spostare la sua attività da Verona a Venezia», sottolinea Tacopina. Tutta musica per le orecchie del sindaco che solo poco prima aveva sottolineato: «L’operazione è motivo di orgoglio per l’intera città: un simbolo di rinascita che testimonia come Venezia sa fare squadra». Ci saranno poi attività commerciali, gli uffici della società e un museo dedicato al calcio, alla squadra e ai suoi 110 anni di storia. Saranno realizzate nuove strade, la stazione ferroviaria nella linea che porterà all’aeroporto. «Migliaia di nuovi posti di lavoro verranno a crearsi prima per la costruzione, poi la gestione del nuovo impianto e delle altre strutture previste», spiega Tacopina. Il nome? Tacopina scherza: «Tacognaro, o, se preferite, Brucopina».
A Tessera Patron Tacopina ci crede: impianto, albergo e parco commerciale