Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
West Nile, è in gravi condizioni il quarto contagiato dell’estate
Allerta focolai in tutto il Polesine, ricoverato un settantenne di Gaiba
Un 70 enne di Gaiba, contagiato dal virus West Nile, è ricoverato in condizioni serie nel reparto Malattie infettive dell’ospedale di Rovigo.
Si tratta del quarto caso nel 2018, dopo il primo registrato a Polesella a fine giugno e i due scoperti, la scorsa settimana, a Canaro e Occhiobello. Nei tre casi precedenti i pazienti risultavano in condizioni discrete mentre, stavolta, il quadro pare più complesso. Veicolo della West Nile sono le zanzare e, stando ai rilievi dell’Usl 5, sarebbero stati rilevati diversi focolai di insetti portatori del virus in tutto il Polesine: l’attenzione è, dunque, particolarmente elevata.
L’infezione è solitamente asintomatica o poco sintomatica nella persona sana con febbricola, brividi, mal di testa che, normalmente, si risolvono in pochi giorni. Nella persona ammalata, anziana, con sistema immunitario non perfettamente efficiente, il virus può provocare invece sintomi ben più gravi, che possono giungere all’encefalite o anche al decesso.
Nel 2017 erano stati verificati cinque casi e due nel 2016, entrambi a carico di ultraottoantenni in precarie condizioni, cui si erano sommati quattro episodi di febbre, attribuibile a un contagio in forma leggera. La prassi, in questi casi, prevede che la zona di residenza del paziente sia oggetto di un immediato intervento di disinfestazione. L’Usl 5 suggerisce di adottare alcuni piccoli accorgimenti per prevenire la proliferazione degli insetti: eliminare l’acqua di ristagno nei sottovasi, vuotare i contenitori contenenti acque piovane, mettere al riparo da eventuali precipitazioni tutto quello che può raccogliere acqua, utilizzare larvicidi nei tombini e zanzariere sulle finestre, impiegare repellenti se si soggiorna all’aperto.