Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Prefettura, sono 55 i dipendenti a rischio

La Cgil: difficile capire cosa cambierà. Intanto si insedia il prefetto De Luca

- Na.Cel. N.C.

Normativa fosca in merito ai tagli della prefettura con 55 dipendenti a rischio trasferime­nto. È questo il parere di Davide Benazzo, segretario della Funzione Pubblica Cgil Rovigo.

«Se salta la Prefettura di Rovigo - spiega Benazzo ben 55 dipendenti verranno spostati altrove, ma il rischio più grave è la perdita del presidio governativ­o, cervello di controllo con il quale si dirigono le situazioni di emergenza in Polesine. La normativa sulla chiusura delle prefetture non è chiara, ecco perché i danni si possono ancora provare a limitare».

L’ipotetica fusione dei servizi ora attivi a Palazzo Salvadego Sgarzi in via Celio potrebbe avvenire con Padova o Verona alla fine di quest’anno. «Non è chiaro se ad essere eliminata sarà la figura del prefetto, o solo gli uffici o parte di essi o tutti e due spiega ancora Benazzo - Dobbiamo capirlo nelle prossime settimane. Se deve essere tagliato qualcosa va fatta una scelta che potrebbe ricadere sulla razionaliz­zazione dei servizi amministra­tivi, in un’ottica di area vasta per evitare di perdere il presidio sul territorio attivo per lavoro, sicurezza ed emergenze ambientali».

Intanto a capo di Palazzo Salvadego Sgarzi, proprio in queste ore, prende servizio il nuovo prefetto Maddalena De Luca, che riceve il testimone dal prefetto uscente Enrico Caterino. Originaria di Benevento, 52 anni, De Luca arriva dal Viminale, dove ha lavorato anche come capo segreteria del sottosegre­tario all’Interno, Domenico Manzione.

” Benazzo La norma non è chiara, i danni si possono limitare

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Via Celio Nelle prossime ore arriva il nuovo inquilino Maddalena De Luca

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