Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Bersaglieri, ore decisive per il coach Tira aria di divorzio da Mcdonnell
Non si placa la tormentata estate dei Bersaglieri. Per la società ovale si profila all’orizzonte l’ennesimo cambio di allenatore alla guida della Femi-cz Rugby Rovigo Delta.
Domani sera si riunirà il Consiglio di Amministrazione della Rugby Rovigo Delta per decidere il destino dei due allenatori dei Bersaglieri, il neozelandese Joe Mcdonnell e il trevigiano Umberto Casellato. Mcdonnell un giorno prima dell’inizio della preparazione atletica, lo scorso 15 luglio, ha rivendicato al presidente di viale Alfieri, Nicola Azzi, il suo ruolo di Head coach. Precisando di voler guidare da solo la squadra, senza il collega allenatore dei Tre quarti Casellato.
Un fulmine a ciel sereno che ha fatto tremare la panchina rossoblù e che ha sorpreso non poco Casellato, passato momentaneamente al ruolo di direttore sportivo dei Bersaglieri in attesa di decidere se andarsene da Rovigo o restare nelle vesti di diesse.
Ma la decisione che prenderà domani sera il Cda rossoblù potrebbe stravolgere completamente i piani. L’ipotesi più quotata pare sia quella di licenziare Joe Mcdonnell, allenatore dei Bersaglieri da dicembre 2015 e allenatore per Monti Rugby Rovigo Junior dell’under 18. Resta da capire se sarà fattibile effettuare tale operazione alla luce del contratto siglato con l’ex All Black. Rumors non confermati vedrebbero per la prossima stagione 2018-2019 Casellato come principale allenatore affiancato da un nuovo assistant coach del reparto dei Tre quarti.
Uno dei nomi ipotizzati è quello del romano Massimo Cuttitta, allenatore degli avanti della Nazionale di rugby scozzese, ma la società di viale Alfieri non ha confermato. La situazione economica non è delle più rosee. Nei giorni scorsi, infatti, l’assemblea dei soci della Rugby Rovigo è stata convocata per decidere sulla ricapitalizzazione del capitale sociale. Operazione conclusasi con successo.
L’abbattimento del capitale sociale per appianare i debiti c’ è stato ed è passato da 300mila euro a 47mila circa. Un’azione necessaria per far fronte a debiti per circa 250mila euro. Ma i soci hanno votato all’unanimità, seppur tra tensioni e voci discordanti, coordinati dal notaio Domenico De Carlo, anche la ricapitalizzazione, fino a 200mila euro, da far sottoscrivere ai soci entro tempi precisi.