Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Recuperato dai fondali il corpo di Luciano Miotto
Jesolo, l’imprenditore era a 20 metri di profondità. Il cordoglio di Confindustria, il dolore della famiglia
Dopo quattro giorni di ricerche i sommoz- zatori hanno individuato il corpo di Luciano Miotto a 20 metri di profondità. La politi- ca e l’imprenditoria si stringono attorno alla famiglia del ti- tolare della «Imesa», già vicepresidente di Confindustria Veneto e Unindustria Treviso
Per giorni la guardia costiera e i vigili del fuoco lo hanno cercato senza trovarne traccia. Fino a ieri, quando hanno notato delle bolle a circa quattrocento metri dal punto in cui era scomparso. Si sono avvicinati per osservare più da vicino e hanno utilizzato il dispositivo per la scansione del fondale. Il macchinario ha individuato una sagoma.
Era il corpo di Luciano Miotto, l’imprenditore sandonatese sparito sabato pomeriggio durante un’immersione in mare al largo di Cortellazzo. L’uomo, 59 anni, sarebbe stato vittima di un malore. Il medico legale, che ieri pomeriggio ha eseguito un primo esame, non avrebbe riscontrato particolari segni di violenza. Si è conclusa così, in tragedia, l’angosciante ricerca dell’imprenditore scomparso in mare. Del resto famigliari, amici e colleghi imprenditori avevano già perso le speranze.
«La tragica notizia che era disperso faceva presagire ciò che purtroppo è divenuto realtà. Con Miotto scompare un imprenditore bravo e avveduto, che aveva costruito una gran bella azienda – dice il governatore del Veneto Luca Zaia -. Lo ricordiamo con dolore, sia come uomo che come imprenditore e come esponente dell’associazionismo industriale. Incontrandolo avevo colto il grande entusiasmo con il quale mi parlava del cinquantenario della sua azienda, per il quale voleva organizzare una grande festa. Il destino non ha voluto concedergli questa gioia».
Miotto, insieme al fratello Carlo, era titolare della «Imesa» di Cessalto, provincia di Treviso, azienda specializzata nella produzione di lavatrici industriali che ha clienti in tutto il mondo. La sua società era stata la prima in Veneto, nel 2015, ad assumere cinque persone dopo l’entrata in vigore del Jobs Act, del quale il 59enne era un sostenitore. Ma Miotto aveva ricoperto anche altre cariche: era stato vicepresidente di Confindustria Veneto e di Unindustria Treviso. «Non avrei mai voluto ricevere questa notizia, è una vera tragedia – ha commentato Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Veneto -. Luciano Miotto era un uomo gentile, disponibile, competente, un imprenditore di livello e un punto di riferimento irrinunciabile per tutto il sistema confindustriale. Le sue qualità, sia umane che professionali, unite alla capacità di dialogare con tutti sempre con la giusta moderatezza sono qualità che non dimenticheremo mai e che lasceranno un vuoto profondo».
Miotto, quando aveva del tempo libero, lo trascorreva con la sua famiglia, in primis con la moglie Michela che sabato pomeriggio era a bordo della barca. Ha visto il compagno riemergere prima del previsto. L’imprenditore ha detto che non si sentiva bene, perciò preferiva risalire. Il tempo di togliersi una pinna, il malore e la caduta, inghiottito dall’acqua. Non è escluso che abbia avuto una congestione, anche se finora il medico legale, su disposizione del pubblico ministero Lucia D’alessandro, ha eseguito solo una prima ispezione.
Miotto si teneva in forma e oltre a essere un subacqueo esperto, andava spesso in piscina a nuotare. I colleghi sub che erano con lui hanno provato a cercarlo ma, non riuscendo a individuarlo, hanno avvisato la guardia costiera che, insieme alle fiamme gialle e ai vigili del fuoco, ha avviato subito le ricerche.
È stata delineata un’area che è stata passata al setaccio per giorni con motovedette, elicotteri, squadre di sommozzatori anche dell’aqua Dive Center di Jesolo, con i quali spesso l’imprenditore usciva in mare, senza risultato. Fino a ieri, quando sono state improvvisamente notate delle bolle a qualche centinaio di metri dal punto della scomparsa. I soccorritori hanno fatto subito una scansione del fondale e intercettato, a una profondità di circa venti metri e a tre miglia dalla costa, il corpo del subacqueo. Corpo che è stato recuperato intorno alle 15 e che adesso è a disposizione della magistratura, che nelle prossime ore deciderà se disporre l’autopsia.
Il ritrovamento
Il cadavere a tre miglia dalla costa, trascinato dalle correnti dopo un malore