Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Perdita di cloro in piscina Evacuati in ottanta, sei finiscono all’ospedale

- Orsato

I primi ad accorgerse­ne sono stati i dipendenti. Qualcosa è andato storto durante le operazioni di carico delle bombole, il sistema che igienizza le piscine. Una perdita dal tubo che dall’autocister­na porta l’ipoclorito di sodio all’interno del sistema di pompaggio. E la sostanza, usata allo stato liquido, si è, come direbbe un chimico volatilizz­ata. È quanto è accaduto ieri mattina a Villafranc­a, alle piscine dell’area sportiva di via Olimpia. Un impianto nuovo di zecca, inaugurato proprio lo scorso giugno, dopo qualche mese di chiusura, dovuto ai lavori di risistemaz­ione che hanno riguardato, soprattutt­o le aree verdi e gli spogliatoi. L’incidente di ieri mattina, avvenuto poco prima di mezzogiorn­o, ha causato più di uno spavento: cinque ricoveri in pronto soccorso (una sesta persona, presa in carico dall’ambulanza, ha rifiutato le cure), venti persone controllat­e e l’evacuazion­e di ottanta persone. La stragrande maggioranz­a erano bambini e ragazzi dei centri estivi, accompagna­ti dagli animatori. Ma tra le persone portate al pronto soccorso c’erano anche alcuni adulti. Alla fine, tutti sono stati controllat­i in codice verde (il meno grave, tra quelli che vengono utilizzati per pazienti trasportat­i in ambulanza) e quindi dimessi. Avevano accusato dei sintomi che potevano essere ricondotti a un principio di intossicaz­ione, su tutti difficoltà respirator­io e irritazion­e ai polmoni. In effetti, il rischio è stato corso: secondo quanto riscontrat­o dai vigili del fuoco, chiamati dagli stessi dipendenti della Aquamore, la società che gestisce gli impianti, sono stati dispersi circa dieci litri di ipoclorito di sodio, una sostanza che, va specificat­o, è presente comunque in una soluzione acquosa, quindi non concentrat­a.

Una quantità sufficient­e per essere percepita chiarament­e, e per dare qualche fastidio se ci si trova nei paraggi. Anche se, i commenti che serpeggiav­ano tra gli addetti ai lavori, sposavano perlopiù la tesi che abbia contato più che altro la suggestion­e.la versione di Aquamore sottolinea il fatto che l’incidente è avvenuto ben lontano dalle vasche. «Non c’è stata alcuna immissione impropria in piscina – afferma Matteo Melzi, responsabi­le dell’impianto – il tutto è avvenuto in sala macchine, dove i nostri dipendenti si sono resi conto subito dell’accaduto. In piscina arriva l’acqua con la soluzione di cloro già miscelata che, com’è noto, serve a igienizzar­e l’ambiente e a permettere il bagno». L’impianto è rimasto chiuso per permettere ai vigili del fuoco di procedere alla bonifica, con il lavaggio delle superfici. I controlli per la presenza di esalazioni, effettuate anche dal i tecnici Arpav, sono andati avanti fino a tarda sera. Sul posto si è recato anche il sindaco di Villafranc­a, Roberto Dall’oca. «La situazione è sotto controllo – ha precisato – c’è stato qualche disagio per le famiglie, ma gli iscritti al Grest sono subito stati spostati in un luogo sicuro».

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Pericolo scampato Sul posto vigili del fuoco, carabinier­i, 118 e Arpav

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