Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Addio a Luni, l’uomo dell’appe «Aveva gli esercenti nel cuore»
Lo storico segretario dell’associazione aveva 74 anni. I funerali sabato
Innovativo, disponibile, sempre presente. È un coro unanime quello che si alza per ricordare Angelo Luni, storico segretario dell’appe, l’associazione provinciale dei pubblici esercizi, di cui ha retto le redini per 43 anni, morto martedì all’ospedale di Padova. Nato a Este nel 1944, Luni ha prima iniziato a lavorare come commesso presso la pasticceria di famiglia, ma ad appena 20 ha iniziato la sua carriera in quella che, allora, si chiamava Associazione proprietari pubblici esercizi e aveva una piccola sede in affitto in via Oberdan con tre dipendenti. Una crescita rapida che l’ha portato a diventare segretario nel 1971, incarico rivestito fino a cinque anni fa, durante i quali l’appe ha comprato una sede in via Savelli ed è cresciuta fino a dare lavoro a oltre 30 persone.
«Sono stati anni di profondo cambiamento – ricorda Franco Ruzza, patron della Mappa, storico catering padovano -: Luni ha istituito i primi corsi di aggiornamento, portando a Padova personaggi importanti in questo mondo e dando un tocco moderno alla professione». Durante gli anni in cui è stato alla guida dell’appe, ha lavorato al fianco dei quattro presidenti che si son succeduti, da Giuseppe Quartesan a Maria Mioni, da Giuseppe Colucci fino all’attuale Erminio Alajmo. Ha approntato un sistema di analisi dei rischi in ambito igienico-sanitario e ha ideato il consorzio Appefidi.
«E’ sempre stato presente per gli esercenti padovani – aggiunge Italo De Rossi, titolare del bar-tabacchi di San Carlo, all’arcella, e presidente provinciale dei tabaccai -. Ci conosciamo da sempre, da quando eravamo ragazzi e entrambi iniziavamo ad entrare nel mondo del lavoro. Mi ha chiesto di entrare insieme a lui nel gruppo dirigente dell’appe, e ho accettato subito. Era una persona che prima di tutto aveva a cuore l’interesse della categoria. Ha speso una vita per il suo lavoro e la sua famiglia».
Sposato, con quattro figli, ha dovuto subire due grandi dolori nella vita: la scomparsa della figlia Sonia nel 2002 e poi quella della compagna di una vita, Clara, nel 2017.
«Cinque anni fa abbiamo fatto insieme un viaggio negli Usa – continua Ruzza -: siamo andati con le nostre rispettive mogli a New York, Las Vegas e in California, dove abbiamo visitato molti ristoranti. Poi la scomparsa di Clara l’ha portato, lentamente, a ritirarsi. Sono convinto che sia stato anche questo il motivo per cui si sia lasciato andare, fino ad abbandonarsi alla malattia».
Un dolore a cui non possono non associarsi anche gli attuali vertici dell’appe. «Angelo Luni ci lascia un grande senso di vuoto, impossibile da colmare – commentano il presidente Erminio Alajmo ed il segretario Filippo Segato – ma ci lascia anche lo stimolo a proseguire nel solco da lui tracciato, fatto di serietà, capacità e dedizione al lavoro. Grazie Angelo!». I funerali si terranno sabato mattina alle 10,30 nella chiesa di San Bonaventura a Cadoneghe.
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De Rossi e Ruzza Sempre presente per noi esercenti padovani, ha portato modernità alla professione