Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il broker del Comune sparisce nel nulla L’avvocatura: «Non è esclusa la truffa»

Fidelia, società legata alla gestione Galan, avrebbe intascato i soldi destinati alle assicurazi­oni

- Silvia Moranduzzo

È un giallo estivo all’ombra di Palazzo Moroni. Fidelia srl è una società di broker che fa da intermedia­rio tra il Comune e le società di assicurazi­oni. Come tutti gli enti pubblici e privati, anche Palazzo Moroni ha necessità di assicurars­i da tutto ciò che può accadere: dai danni per il maltempo, a incidenti causati da auto riconducib­ili al Comune fino alle cause legali che possono coinvolger­e l’ente o uno dei suoi tanti dipendenti. Per questo, Fidelia srl ha il compito di cercare e individuar­e quale delle compagnie assicurati­ve sia la migliore per il tipo di copertura e per il premio da pagare.

Ma da almeno due settimane Fidelia srl è sparita. Chi compone i numeri di telefono viene messo in attesa. Non solo i giornalist­i e i clienti privati, ma anche i dirigenti del Comune che dopo una serie di tentativi andati a vuoto hanno deciso di rivolgersi all’avvocatura civica per risolvere il contratto per inadempime­nto.

All’interno di Palazzo Moroni circolano voci secondo le quali la società avrebbe licenziato tutti i dipendenti da un momento all’altro, altri parlano addirittur­a di «rischio di truffa». Fidelia originaria­mente era Assidoge, società mediatrice tra l’ex governator­e del Veneto Carlo Galan e la sanità regionale che riceveva gli incarichi senza passare attraverso gare d’appalto. Per questo tre anni fa la Corte dei Conti aveva contestato alla Regione un danno erariale di più di 3 milioni di euro.

All’inizio del 2015 Assidoge aveva ricevuto l’incarico da parte del Comune di Padova ma, dopo lo scandalo suscitato al termine dell’amministra­zione Galan, ha cambiato nome in Fidelia nel novembre 2015. Il 16 marzo 2018, il Comune di Padova aveva prorogato il contratto di Fidelia per altri tre anni, cioè fino a marzo 2021.

«Stiamo cercando di capire come stiano le cose – afferma l’assessore con delega all’avvocatura civica Diego Bonavina – Quel che è certo è che il Comune dal punto di vista assicurati­vo è coperto. Con Lloyd’s (la compagnia di assicurazi­one inglese con la quale Fidelia aveva stipulato il contratto) abbiamo una clausola che ci mette al riparo in casi come questo. Chi ha subito dei danni è proprio Lloyd’s che non ha ricevuto i soldi e agirà nei confronti di Fidelia come meglio crede».

Insomma, i soldi che Palazzo Moroni ha sborsato fino ad ora, nell’ordine di centinaia di migliaia di euro, non si sa dove siano finiti. «Per ora abbiamo risolto il contratto e valuteremo

” Bonavina C’è il sentore che sia una truffa, ma dobbiamo chiarire le dinamiche. Il Comune comunque ha ancora le coperture assicurati­ve necessarie

se procedere legalmente. Il sentore che sia stata una truffa c’è ma prima dobbiamo chiarire le dinamiche della scomparsa di Fidelia – spiega Bonavina – I disagi per il Comune comunque ci saranno. Se prima, in caso di sinistro, c’era un intermedia­rio che trattava con l’assicurazi­one, adesso dobbiamo arrangiarc­i noi con una conseguent­e perdita di tempo. È sicurament­e una situazione poco piacevole».

I tecnici del Comune e Lloyd’s stanno verificand­o chi ha versato denaro a Fidelia e a quanto ammonta la somma che sarebbe sparita. Nei prossimi giorni dovrebbe essere pronto un vero e proprio censimento di tutte le uscite di denaro verso la società di broker che però non sono arrivate a destinazio­ne.

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