Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il centro trasfusion­ale si rinnova e cambia sede Investimen­to da 3 milioni

- Michela Nicolussi Moro

Cambia casa e volto il Centro immunotras­fusionale dell’azienda ospedalier­a, che è Dipartimen­to provincial­e e quindi ha bisogno di maggiore spazio per laboratori sempre più attrezzati e all’avanguardi­a. Dopo due anni di lavoro, il direttore generale Luciano Flor ha convocato la Conferenza dei servizi per l’approvazio­ne del progetto definitivo, che vedrà il reparto diretto dalla dottoressa Giustina De Silvestro lasciare la sede storica e ormai inadeguata al piano terra del Monoblocco per trasferirs­i, con la sua trentina di operatori, al terzo piano del Monoblocco. Il tutto per un costo complessiv­o di 3 milioni e 250mila euro. L’unità operativa Immunotras­fusionale svolge servizi di raccolta, lavorazion­e e distribuzi­one di emocompone­nti, di analisi immunoemat­ologiche, di tipizzazio­ne e di terapia aferetica.

«I lavori partiranno entro l’anno — spiega Flor — e contiamo di inaugurare il nuovo Centro trasfusion­ale nel 2019. L’operazione è motivata dalla necessità di dare risposta a problemi struttural­i e organizzat­ivi che non possono più aspettare. Il reparto ha bisogno di locali più ampi, nella sede attuale non ci sta più, ma non possiamo ampliarlo mentre ci si lavora dentro. La superficie riservata al terzo piano è quasi il doppio di quella attuale e non avrà barriere architetto­niche». Il bando per l’assegnazio­ne del progetto è stato lanciato nel 2016 e ora siamo alle battute finali. Prima però è necessario acquisire la conformità urbanistic­a dal Comune, l’autorizzaz­ione dalla Soprintend­enza archeologi­ca, il parere del Comando dei vigili del fuoco e dell’usl 6 Euganea. Ecco il motivo della convocazio­ne della Conferenza dei Servizi.

Contestual­mente al nuovo Centro Immunotras­fusionale, l’azienda ospedalier­a sta predispone­ndo un restyling anche per l’anatomia Patologica, altro fiore della cittadella di via Giustinian­i e dell’università, cresciuto sotto la guida del professor Gaetano Thiene e ora diretto dal professor Massimo Rugge, noto in Italia anche per aver redatto l’unico Registro Tumori regionale completo, cioè forte dei dati di tutte le Usl del territorio. «E’ un’altra realtà che soffre per la mancanza di spazi — dice Flor — e allora l’abbiamo concentrat­a al Giustinian­eo, sistemando in quella sede tutti i laboratori, senza dispersion­i. In via Gabelli resterà solo l’attività universita­ria, cioè la didattica».

In attesa del nuovo ospedale di Padova est quello attuale continua ad essere sottoposto a lifting e manutenzio­ne, per una spesa media di circa 40 milioni di euro l’anno.

Flor L’operazione è motivata dalla necessità di dare una risposta ai problemi struttural­i del reparto

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy