Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ecoambiente, Gibin attaccato per i rimborsi
Menon e Vernelli: «Nel 2017 percepiti 15.600 euro». L’ad: «Accuse strumentali»
«Ci costa più per i rimborsi chilometrici che per il suo compenso». I consiglieri comunali di opposizione Silvia Menon, lista civica, e Ivaldo Vernelli, Movimento 5 Stelle, puntano il dito contro Ivano Gibin, amministratore unico di Ecoambiente, la società che gestisce i rifiuti in Polesine. «Abbiamo scoperto, con nostra grande sorpresa, che i rimborsi spese per oltre 19 mila euro degli amministratori di Ecoambiente sono percepiti quasi tutti da Ivano Gibin — attaccano i consiglieri — E non per missioni compiute a scopi aziendali, ma perché è residente a Santo Stefano di Cadore, in provincia di Belluno».
Numeri alla mano, per il 2017 si parla di un rimborso di 15.600 euro, ovvero 1.300 euro al mese, a fronte di uno stipendio di 12 mila euro annui. «Il sindaco di Rovigo Massimo Bergamin diceva che avrebbe scelto le persone più adatte per ogni nomina, invitando tutti i cittadini a inviare il proprio curriculum in municipio — continuano — Gibin è un diplomato, perito meccanico esperto, per esempio, in turbine. Non dovrebbe essere difficile per il sinnon daco individuare nel raggio di 30 o 40 chilometri da Rovigo un profilo migliore e più adatto al ruolo di amministratore delegato che, abitando in zona, ci farebbe risparmiare». Secca la risposta dell’amministratore delegato, che respinge le accuse al mittente. «Con quei soldi non mi pago nemmeno il gasolio e faccio il mio lavoro senza dire nulla — afferma — Ho persino rifiutato la carta di credito aziendale e quello che faccio lo faccio nella massima trasparenza». Secondo Gibin sarebbero altre le questioni importanti di cui occuparsi. «Questa è una strumentalizzazione che conosce precedenti. Ho un curriculum in cui c’è tutta la mia lunga esperienza personale e professionale. È pubblico, Menon e Vernelli non scoprono nulla di nuovo. Io credo che certi attacchi nascano dalla volontà di fare valutazioni politiche contro l’amministrazione comunale di Rovigo. Personalmente non voglio entrare in questo terreno». In ogni caso i due consiglieri comunali presenteranno una mozione in cui chiederanno che vengano tolti i rimborsi per i tragitti dalle abitazioni al luogo di lavoro per tutte le società partecipate dal Comune di Rovigo. «La decisione di pagare i tragitti ai componenti del cda era stata presa da Bergamin, assieme al rappresentante del Consorzio Rsu il 27 febbraio 2017. Pure il presidente Alessandro Palli di Porto Viro è costato, nel 2017, 3.300 euro per indennità chilometriche. La questione andrà approfondita nelle opportune sedi amministrative, perché stride che gli amministratori delle partecipate pubbliche possano godere di tali rimborsi».