Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
West Nile, ora nel Padovano i casi salgono a diciannove
Il virus West Nile continua a PADOVA colpire a Padova. I casi di infezione sono saliti a 19 dopo che due persone residenti ad Altichiero e a Montà hanno manifestano i sintomi del virus. Nell’alta padovana sono sette i casi accertati di contagio, mentre cinque vivono nella Bassa e altri sette in città. Nessuno di questi sembra essere grave e i contagiati non sono in pericolo di vita.
Il virus ha cominciato a circolare in Veneto a metà luglio e a Padova si è rintracciato un focolaio in città all’istituto agrario San Benedetto da Norcia in via Cave, a Brusegana. Il tramite del contagio sono le zanzare «Culex pipiens» e la maggior parte dei contagiati non presenta sintomi, che nei 19 casi riscontrati finora sono febbre, mal di testa e sfoghi cutanei. Rari sono i casi in cui il virus colpisce il sistema neurologico e può quindi essere pericoloso per la vita.
Per ora in Veneto si è verificato un solo decesso, un anziano residente in provincia di Verona. Ieri mattina l’amministrazione ha dato il via a nuove disinfestazioni per eliminare le larve e le zanzare adulte che trasmettono il virus West Nile. Le auto del Comune sono partite all’alba e hanno disinfestato non solo le aree pubbliche ma anche quelle private nei pressi delle abitazioni delle due persone di Altichiero e Montà che hanno presentato la febbre tipica del virus West Nile.
«Come già nel caso che si era verificato qualche settimana fa, abbiamo effettuato degli approfonditi controlli nelle aree interessate - spiega l’assessora all’ambiente Chiara Gallani - Siamo intervenuti con attenzione, applicando i protocolli previsti, effettuando i trattamenti anche nel verde e nelle acque in area privata perché siano più efficaci. Il contatto con le autorità sanitarie è costante e stiamo lavorando per eliminare le possibili fonti di sviluppo delle zanzare. Questo intervento risulta più efficace con la collaborazione di tutti. Per questo saranno effettuati dei trattamenti anche nelle aree private. In questa fase è necessario tenere alta l’attenzione e per questo la settimana scorsa c’è stata una riunione di coordinamento provinciale e il contatto con l’usl è costante».
La raccomandazione del Comune e dell’usl è di proteggersi con repellenti e dietro a zanzariere ma anche rispettare le ordinanze comunali che impongono la disinfestazione anche dei propri giardini, in modo da rendere ancora più sicuro il territorio per se stessi e il circondario .