Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Alta velocità e sorpassi azzardati Muoiono due centauri padovani

Stefano Esposito lavorava ad Acciaierie Venete, Nicolae Toiu faceva l’operaio

- Andrea Pistore Eleonora Biral

L’incidente dello PADOVA scorso maggio ad Acciaierie Venete lo aveva scioccato, tanto che dopo 30 anni di lavoro sognava di andare in pensione e godersi finalmente la compagnia della famiglia.

Proprio lunedì notte Stefano Esposito aveva appena finito una cena con i colleghi di lavoro, quando verso le 23.30 in un tragico schianto avvenuto a Salzano in provincia di Venezia ha perso la vita mentre era in sella alla sua moto e stava tornando a casa.

Non si arresta la lunga striscia di sangue sulle strade iniziata nei giorni scorsi. Tra l’altra sera e ieri pomeriggio l’asfalto ha fatto altre due vittime padovane. Oltre all’operaio di 49 anni che viveva a Borgoricco, nel primo pomeriggio lungo via Romea nel territorio di Legnaro un altro 49enne è morto per le conseguenz­e di un incidente durante una manovra di sorpasso col suo scooter.

Per entrambi sono stati inutili i tentativi di rianimazio­ne. Stefano Esposito era nato a Dolo, ma da qualche tempo si era trasferito nell’alta. L’uomo stava affrontand­o con la sua Honda 600 una rotatoria a ridosso del supermerca­to Coop quando ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato. I carabinier­i stavano transitand­o in direzione opposta e sono subito intervenut­i. Ancora da chiarire le cause che l’hanno portato a finire la corsa abbattendo diversi cartelli stradali, ma sembra che il centauro procedesse ad alta velocità.

Il 49enne viveva da due anni con la fidanzata Lavinia in una casa di Borgoricco. «Mi ha salutato in maniera solare prima di andare a mangiare la pizza coi colleghi - ha confidato disperata la donnastava­mo facendo dei lavori in casa e mi aveva assicurato che sarebbe tornato presto».

Esposito lascia anche gli anziani genitori: il papà napoletano si è trasferito in Veneto dopo aver conosciuto la moglie originaria di Mira. L’incidente di Esposito ha lasciato basiti i colleghi di Acciaierie Venete, già fortemente provati dal lutto conseguent­e all’incidente in fabbrica dello scorso 13 maggio che ha portato alla morte di Sergiu Todita dopo 25 giorni di agonia.

Verso le 14 di ieri, alla fine del cavalcavia che supera l’autostrada, un altro incidente ha causato una vittima. Lo schianto è avvenuto a Legnaro, a pochi passi dalla sede del Cnr e vicino al confine col comune di Ponte San Nicolò. A perdere la vita Nicolae Toiu, nativo della Romania, che viveva con la fidanzata in via Don Giovanni Verità in zona Stanga. Sulla dinamica dell’incidente sta ancora lavorando la Polizia Stradale di Piove di Sacco. L’uomo era in sella al suo Fly 125 della Piaggio, quando, azzardando un sorpasso, si è scontrato frontalmen­te con un Tir che proveniva dalla direzione opposta.

Alla guida del camion c’era un romeno di 43 anni residente a Roma. Violentiss­imo l’impatto col corpo dello sfortunato scooterist­a scaraventa­to a 10 metri di distanza. Da Padova si alzato l’elisoccors­o ma i tentativi di rianimarlo sono stati vani. L’autista del camion è stato sottoposto all’alcol test che ha dato esito negativo. La viabilità è andata a rilento per almeno due ore, con tanti automobili­sti che hanno assistito alla tragica scena. Gli agenti hanno deviato il traffico sulle arterie secondarie in attesa del nullaosta per la rimozione della salma. Toiu che da diversi anni viveva a Padova era impiegato come magazzinie­re alla Comet e abitava in un appartamen­to dove ieri pomeriggio in tanti sono andati a portare conforto alla compagna.

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Un pompiere Sul luogo degli incidenti sono arrivati anche i pompieri

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