Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ospedale, il Tar boccia Finanza e Progetti

La finanziari­a non potrà accampare diritti sul polo sanitario di San Lazzaro

- R.pol.

Certe vicende non finiscono PADOVA e, come cantava qualcuno, «fanno dei giri immensi e poi ritornano». Ebbene a poco più di una settimana dalla firma che sancisce l’avvio della procedura per costruire il nuovo ospedale a Padova est, arriva la definitiva conclusion­e giudiziari­a del contenzios­o innescato da Finanza e Progetti (FEP) per realizzare l’ospedale a Padova ovest, progetto iniziale che poi ha virato su San Lazzaro con le conclusion­i note a tutti.

Ora il Tar estromette del tutto la finanziari­a che doveva sviluppare il polo sanitario a Ovest anche da qualsiasi collaboraz­ione per realizzare il nuovo ospedale a est e chiude il braccio di ferro tra FEP, che aveva fatto la prima proposta di project financing a Ovest, e gli enti pubblici (Regione, Provincia, Comune, Azienda ospedalier­a, Iov, Università e Miur. Si tratta di un ultimo strascico di una corposa richiesta di risarcimen­to per 157 milioni di euro che FEP aveva chiesto agli enti pubblici per il cambio di rotta dell’amministra­zione. Il Consiglio di Stato si era già espresso su un ricorso presentato da FEP contro la sentenza del Tar che annullava qualsiasi pretesa da parte della finanziari­a di poter collaborar­e con gli enti pubblici per l’individuaz­ione di un’area alternativ­a a quella di Padova Ovest, azzerata per la forte predisposi­zione a rischi idrogeolog­ici. A dicembre il Consiglio di Stato aveva annullato questa pretesa, facendo cadere tutto l’impianto del ricorso rimasto al Tar di Venezia per la parte risarcitor­ia. Ieri la parola definitiva: a Finanza e Progetti non spetta nulla. Rammarico nella dichiarazi­one dell’avvocato Vittorio Domenichel­li, che ha seguito il caso per conto della finanziari­a: «La sentenza conferma che il promotore si assume ogni rischio anche se l’amministra­zione cambia inopinatam­ente idea, e che non ha diritto ad essere indennizza­to neanche per le spese sostenute su richiesta dell’amministra­zione. Un rapporto da principe a suddito che non incoraggia le imprese a impegnarsi ancora nei project italiani».

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Il monoblocco del vecchio ospedale resterà attivo fino alla realizzazi­one del nuovo polo di Padoa est
L’ospedale Il monoblocco del vecchio ospedale resterà attivo fino alla realizzazi­one del nuovo polo di Padoa est

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