Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Mancano solo i pini, entro il 2021 ne pianteremo più di 2.000»
Albarella a un anno dal nubifragio «Tutto è tornato com’era prima»
Mezz’ora di nubifragio, dalle 15 alle 15.30, che il 10 agosto di un anno fa mise in ginocchio il Delta del Po. Divelti pali elettrici, alberi e automobili. Linee telefoniche interrotte e persino un incendio in un’abitazione a Rivà di Ariano. La furia degli elementi un anno fa si è abbattuta soprattutto sull’isola di Albarella che si trova nel territorio del parco regionale del De l t a del Po , e ha un’estensione di circa 528 ettari. In alta stagione turistica le presenze sono in buona parte composte da proprietari di seconde case. Quel pomeriggio del 10 agosto 2017 le abitazioni e le automobili di Albarella vennero colpite dai pini, caduti a centinaia sotto le folate di vento e pioggia. Dodici mesi dopo quel giorno di eccezionale maltempo Guido Raule, vicepresidente dell’unione proprietari Albarella (Upa) che raggruppa circa 450 soci, traccia un bilancio.
Raule, a quanto ammonta il bilancio dei danni del 10 agosto 2017 ad Albarella?
«I danni sono stati stimati in 1,5 milioni di euro, e hanno riguardato soprattutto i pini che sono stati abbattuti dal vento e dalla pioggia. A conti fatti i danni alle abitazioni ed alle automobili si sono rivelati molto inferiori ad una prima stima. In ogni caso, come dico sempre, in 40 anni di frequentazione dell’isola non ho mai visto nulla del genere».
È stato sistemato tutto ad Albarella in questo anno?
«Assolutamente sì. Circa una settimana dopo quel giorno di maltempo di un anno fa il grosso dei danni era sistemato grazie al lavoro dei vigili del fuoco, della Protezione civile e del Gruppo Marcegaglia che ci ha aiutato non poco. Già 48 ore dopo, il 12 agosto 2017, la circolazione all’interno di Albar e l l a era to r n a t a alla normalità e in sicurezza per i frequentatori».
Per quanto riguarda i pini abbattuti dal maltempo?
«È stato affidato ad una società francese il compito di progettare il rimboschimento dell’isola con la piantumazione di circa 2.000 pini nel giro di due, tre anni. I lavori sono iniziati lo scorso maggio, e ci si è affidati a vivaisti locali per gli alberi. Per altro c’è qualcuno che preferisce Albarella com’è adesso, un po’ più spoglia come vegetazione
Ha riscontrato degli aumenti dei costi dei servizi per i soci dell’isola a causa dei costi sostenuti per il maltempo di un anno fa?
«No. Abbiamo attinto al fondo straordinario per le spese, riuscendo così a mantenere inalterati i costi dei servizi per i soci. E poi, per fortuna, il ricordo di quella terribile giornata non ha tenuto lontano nessuno da Albarella quest’estate».