Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Mancano solo i pini, entro il 2021 ne pianteremo più di 2.000»

Albarella a un anno dal nubifragio «Tutto è tornato com’era prima»

- Antonio Andreotti

Mezz’ora di nubifragio, dalle 15 alle 15.30, che il 10 agosto di un anno fa mise in ginocchio il Delta del Po. Divelti pali elettrici, alberi e automobili. Linee telefonich­e interrotte e persino un incendio in un’abitazione a Rivà di Ariano. La furia degli elementi un anno fa si è abbattuta soprattutt­o sull’isola di Albarella che si trova nel territorio del parco regionale del De l t a del Po , e ha un’estensione di circa 528 ettari. In alta stagione turistica le presenze sono in buona parte composte da proprietar­i di seconde case. Quel pomeriggio del 10 agosto 2017 le abitazioni e le automobili di Albarella vennero colpite dai pini, caduti a centinaia sotto le folate di vento e pioggia. Dodici mesi dopo quel giorno di eccezional­e maltempo Guido Raule, vicepresid­ente dell’unione proprietar­i Albarella (Upa) che raggruppa circa 450 soci, traccia un bilancio.

Raule, a quanto ammonta il bilancio dei danni del 10 agosto 2017 ad Albarella?

«I danni sono stati stimati in 1,5 milioni di euro, e hanno riguardato soprattutt­o i pini che sono stati abbattuti dal vento e dalla pioggia. A conti fatti i danni alle abitazioni ed alle automobili si sono rivelati molto inferiori ad una prima stima. In ogni caso, come dico sempre, in 40 anni di frequentaz­ione dell’isola non ho mai visto nulla del genere».

È stato sistemato tutto ad Albarella in questo anno?

«Assolutame­nte sì. Circa una settimana dopo quel giorno di maltempo di un anno fa il grosso dei danni era sistemato grazie al lavoro dei vigili del fuoco, della Protezione civile e del Gruppo Marcegagli­a che ci ha aiutato non poco. Già 48 ore dopo, il 12 agosto 2017, la circolazio­ne all’interno di Albar e l l a era to r n a t a alla normalità e in sicurezza per i frequentat­ori».

Per quanto riguarda i pini abbattuti dal maltempo?

«È stato affidato ad una società francese il compito di progettare il rimboschim­ento dell’isola con la piantumazi­one di circa 2.000 pini nel giro di due, tre anni. I lavori sono iniziati lo scorso maggio, e ci si è affidati a vivaisti locali per gli alberi. Per altro c’è qualcuno che preferisce Albarella com’è adesso, un po’ più spoglia come vegetazion­e

Ha riscontrat­o degli aumenti dei costi dei servizi per i soci dell’isola a causa dei costi sostenuti per il maltempo di un anno fa?

«No. Abbiamo attinto al fondo straordina­rio per le spese, riuscendo così a mantenere inalterati i costi dei servizi per i soci. E poi, per fortuna, il ricordo di quella terribile giornata non ha tenuto lontano nessuno da Albarella quest’estate».

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