Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Giardini dell’arena: cento immigrati identificati, dieci espulsi e due arresti
Nel blitz di martedì impiegati cento poliziotti. Il questore: ce lo chiedono i cittadini
Un blitz coordinato in due dei punti più critici della città: Giardini dell’arena e piazzetta Gasparotto, ritrovo di sbandati il primo, centro dello spaccio il secondo.
Martedì pomeriggio , in pochi minuti, la polizia ha circondato le zone e bloccato tutte le vie di fuga. Un centinaio di agenti hanno battuto a tappeto l’area verde e i vicoli dei casermoni. Il blitz iniziato alle 16.30 è poi durato fino a tarda sera. Il risultato? Più di cento stranieri identificati, una decina di espulsioni, droga sequestrata, due arresti e divieti di ritorno in città.
«Il nostro lavoro è quello di accogliere le esigenze della cittadinanza - spiega il questore Paolo Fassari - In tanti segnalano che zone come quelle dei giardini non possono più essere frequentate per la presenza di individui poco raccomandabili. Per questo abbiamo scelto di preparare un’azione con cura in osservanza anche alle nuove richieste ministeriali sul controllo dell’immigrazione». La maxi operazione ha visto impiegati l’ufficio prevenzione e soccorso pubblico, i cinofili, la squadra mobile, l’anticrimine e l’ufficio immigrazione, oltre alla scientifica e al reparto mobile. Un blitz che ha ricevuto il plauso anche del sindaco Sergio Giordani, che tra i punti all’ordine del giorno della sua amministrazione ha proprio la riqualificazione del polmone verde a ridosso della cappella degli Scrovegni. «Ho chiamato personalmente il questore - dice il primo cittadino - mi sono complimentato per l’operazione. Questo lavoro della polizia e di tutte le forze dell’ordine è fondamentale
”
Giordani Ringrazio il questore e le forze dell’ordine. Ora siamo più forti e presto la zona sarà vivacizzata
non solo per la sicurezza ma anche per consolidare la fiducia delle persone verso le istituzioni. Ora siamo più forti e agevolati a condurre sperimentazioni per vivacizzare quella zona, con i progetti che partiranno da settembre».
I cento poliziotti (insieme al cane Zeus che ha permesso di recuperare 250 grammi di marijuana) hanno portato in questura nove nigeriani, tre senegalesi, due gambiani, undici tunisini e un algerino, oltre a una persona del Pakistan e una del Bangladesh. I dieci che hanno precedenti per spaccio, furti e aggressioni sono stati trasferiti al centro rimpatri di Torino e hanno ricevuto un decreto di espulsione. Tra loro anche un tunisino arrestato a Padova nel 2011 per violenza sessuale su una 43enne. Tre i provvedimenti di divieto di ritorno nella provincia euganea per tre anni emessi dal questore. Due gli arresti. In manette sono finiti Thomas Zandonà, 40enne originario di Pordenone sorpreso ad armeggiare su una bicicletta incatenata in piazzetta Gasparotto e Alexandru Sorin Marian, 30enne romeno incensurato. Cinque i denunciati in stato di libertà: un togolese per possesso ingiustificato di oggetti atti allo scasso, un sudanese e un gambiano già espulsi dall’italia (ma che erano rimasti), un tunisino per evasione dai domiciliari e un ghanese per possesso di documenti falsi.