Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La scomparsa di Anna: conti bancari al setaccio e nuove ricerche in paese
La fase operativa per le ricerche di Anna Fasol è entrata nel vivo ieri mattina. La protezione civile, coadiuvata dai vigili del fuoco e supportata dai carabinieri, ha battuto per tutta la giornata le ultime zone dove la 59enne sarebbe transitata prima di far perdere le proprie tracce.
La donna che abita nella frazione Ca’ Onorai e che manca da Cittadella dallo scorso 30 luglio era uscita di casa nel primo pomeriggio e non vi ha più fatto ritorno. A denunciare la scomparsa era stata su Facebook la figlia Marialaura Simonetto che per qualche ora ha lasciato un post pubblico condiviso da molti utenti della rete, prima di rimuoverlo senza un motivo. Il giorno seguente Enzo, il marito della donna, aveva formalizzato la denuncia ai carabinieri della locale stazione.
Dopo una settimana, la prefettura di Padova ha avviato tutte le procedure che si utilizzano di prassi per le persone scomparse. Già lunedì pomeriggio i pompieri avevano svolto un accurato sopralluogo per circoscrivere l’area su cui concentrare le ricerche. Ieri mattina una 15ina di volontari della protezione civile di Cittadella insieme ai colleghi di Grantorto e Fontaniva si sono radunati vicino alla caserma dei vigili del fuoco, diventata la base logistica dove scambiarsi informazioni, iniziando verso le 8.30 la fase operativa. Sono state passate al setaccio le aree verdi a ridosso della stazione dei treni, dov’era stata trovata chiusa e parcheggiata la Mercedes Classe A della donna. Oltre che sullo scalo ferroviario, le attenzioni si sono concentrate sulla zona di San Donato e si sono dirette poi sulla strada che porta a Tombolo, nel comune dove sorge l’azienda per la quale Anna lavora. Le ricerche hanno dato finora esito negativo e proseguiranno anche nella giornata di oggi sempre con la supervisione dei carabinieri che hanno in mano le indagini su quello che è diventato il giallo dell’estate. Sono stati perlustrati a piedi anche i luoghi attorno alla residenza della donna, alla ricerca di un qualsiasi elemento che possa chiarire dove sia finita. Intanto c’è attesa per i risultati sulle indagini patrimoniali che riguardano l’azienda Allevamenti Barcarola di Tombolo, dove la donna era impiegata come contabile da molto tempo e di cui aveva buona parte della gestione dei pagamenti e delle fatture. Proprio sull’ipotesi di eventuali ammanchi della ditta che commercia animali si stanno concentrando parte delle attenzioni degli inquirenti che vogliono chiarire se vi sia stato un qualche movimento sospetto di soldi. Già lunedì mattina i carabinieri avevano portato a termine un’accurata perquisizione domiciliare a casa della 59enne alla ricerca di elementi utili a trovare risposte sulla sua sparizione. Sono stati fatti anche alcuni tamponi, ma all’apparenza nell’abitazione non è stato trovato nulla fuori posto, se si eccettua la segnalazione della domestica riguardante un cassetto aperto e stranamente in disordine.
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