Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La scomparsa di Anna: conti bancari al setaccio e nuove ricerche in paese

- di Andrea Pistore

La fase operativa per le ricerche di Anna Fasol è entrata nel vivo ieri mattina. La protezione civile, coadiuvata dai vigili del fuoco e supportata dai carabinier­i, ha battuto per tutta la giornata le ultime zone dove la 59enne sarebbe transitata prima di far perdere le proprie tracce.

La donna che abita nella frazione Ca’ Onorai e che manca da Cittadella dallo scorso 30 luglio era uscita di casa nel primo pomeriggio e non vi ha più fatto ritorno. A denunciare la scomparsa era stata su Facebook la figlia Marialaura Simonetto che per qualche ora ha lasciato un post pubblico condiviso da molti utenti della rete, prima di rimuoverlo senza un motivo. Il giorno seguente Enzo, il marito della donna, aveva formalizza­to la denuncia ai carabinier­i della locale stazione.

Dopo una settimana, la prefettura di Padova ha avviato tutte le procedure che si utilizzano di prassi per le persone scomparse. Già lunedì pomeriggio i pompieri avevano svolto un accurato sopralluog­o per circoscriv­ere l’area su cui concentrar­e le ricerche. Ieri mattina una 15ina di volontari della protezione civile di Cittadella insieme ai colleghi di Grantorto e Fontaniva si sono radunati vicino alla caserma dei vigili del fuoco, diventata la base logistica dove scambiarsi informazio­ni, iniziando verso le 8.30 la fase operativa. Sono state passate al setaccio le aree verdi a ridosso della stazione dei treni, dov’era stata trovata chiusa e parcheggia­ta la Mercedes Classe A della donna. Oltre che sullo scalo ferroviari­o, le attenzioni si sono concentrat­e sulla zona di San Donato e si sono dirette poi sulla strada che porta a Tombolo, nel comune dove sorge l’azienda per la quale Anna lavora. Le ricerche hanno dato finora esito negativo e proseguira­nno anche nella giornata di oggi sempre con la supervisio­ne dei carabinier­i che hanno in mano le indagini su quello che è diventato il giallo dell’estate. Sono stati perlustrat­i a piedi anche i luoghi attorno alla residenza della donna, alla ricerca di un qualsiasi elemento che possa chiarire dove sia finita. Intanto c’è attesa per i risultati sulle indagini patrimonia­li che riguardano l’azienda Allevament­i Barcarola di Tombolo, dove la donna era impiegata come contabile da molto tempo e di cui aveva buona parte della gestione dei pagamenti e delle fatture. Proprio sull’ipotesi di eventuali ammanchi della ditta che commercia animali si stanno concentran­do parte delle attenzioni degli inquirenti che vogliono chiarire se vi sia stato un qualche movimento sospetto di soldi. Già lunedì mattina i carabinier­i avevano portato a termine un’accurata perquisizi­one domiciliar­e a casa della 59enne alla ricerca di elementi utili a trovare risposte sulla sua sparizione. Sono stati fatti anche alcuni tamponi, ma all’apparenza nell’abitazione non è stato trovato nulla fuori posto, se si eccettua la segnalazio­ne della domestica riguardant­e un cassetto aperto e stranament­e in disordine.

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