Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il killer in lacrime «Non la volevo uccidere, stavamo per lasciarci»

- A. Zo.

«Non volevo ucciderla, non volevo ucciderla». L’ha ripetuto più volte al suo avvocato Andrea Zambon, che ieri mattina è andato a trovarlo in carcere a Santa Maria Maggiore. E aveva le lacrime agli occhi Natalino Boscolo Zemello, il 35enne che è accusato di aver massacrato di botte la moglie Maila Beccarello, 37 anni, mercoledì mattina all’alba nella loro casa di Cavarzere. Oggi a mezzogiorn­o, in carcere, ci sarà la convalida dell’arresto dell’uomo e il suo legale ha già preannunci­ato che risponderà alle domande del gip David Calabria, tanto che all’interrogat­orio ci sarà anche il pm Stefano Buccini, titolare del fascicolo per omicidio aggravato.

Ma la sua versione dei fatti l’ha già spiegata all’avvocato Zambon ed è un po’ diversa da quella ricostruit­a dai carabinier­i. «E’ distrutto, disperato dice l’avvocato. Boscolo ha infatti confermato che la relazione con Maila era finita e che lui stesso era d’accordo di troncarla appena possibile. Aveva però chiesto alla moglie di aspettare che finissero gli arresti domiciliar­i. «A quel punto me ne vado io», le avrebbe detto. L’uomo doveva infatti scontare una condanna a venti mesi per estorsione, che sarebbero finito all’inizio del 2019.

Boscolo non ha negato che nell’ultimo periodo ci fossero stati dei litigi pesanti con la moglie, ma al suo legale ha detto che non è vero che la picchiava regolarmen­te, come hanno detto alcuni testimoni. «Ho alzato le mani una sola volta, più di un anno fa», ha detto. Non è ancora chiaro che cosa abbia scatenato la furiosa lite di mercoledì. Secondo Boscolo a iniziare sarebbe stata Maila e avrebbe mostrato al legale alcune escoriazio­ni che aveva sul viso, che però potrebbe essersi procurato anche nelle concitate fasi dell’arrivo dei carabinier­i, i quali l’hanno visto sbattere più volte la testa sul muro, agitatissi­mo. A quel punto lui l’ha aggredita con violenza, colpendola più volte al volto, al mento, al collo. Poi le ha dato una spinta che le avrebbe fatto sbattere il naso contro il muro della casa. A quel punto lei avrebbe iniziato a sanguinare molto e lui si è fermato. «L’ho soccorsa e l’ho portata in bagno per farsi una doccia e pulirsi», ha raccontato. Lì sarebbe scivolata e caduta battendo la testa e perdendo i sensi. Dopo aver chiamato il fratello, ha avvisato il 118, portando la donna fuori dal cancello. «Per me era ancora viva», ha detto. Ovviamente l’analisi del cellulare e l’interrogat­orio del fratello potranno dire qualcosa di più su quella telefonata, così come l’autopsia, che sarà eseguita lunedì dal medico legale Antonello Cirnelli, potrà dimostrare se è davvero morta per quel colpo alla testa.

Intanto ieri Alice Beccarello, ha scritto uno straziante messaggio su Facebook, sotto la foto del compleanno di Maila dello scorso 2 agosto: la sorella le bacia il pancione, visto che Alice è incinta. «Eri cosi emozionata a toccarlo - ricorda Alice - Da troppo tempo i tuoi occhi erano spenti. Non ci hai voluto dare retta... Volevi nascondere tutto. Ci volevi proteggere e ti volevi proteggere ma purtroppo cosi non è stato. Speravo fosse un incubo, non mi do pace». Questa sera a Cavarzere ci sarà una fiaccolata per Maila.

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Il giorno delle nozze Natalino Boscolo Chemello e Maila Beccarello il giorno del loro matriimoni­o

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