Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Gli «ultimi luoghi» battuti a tappeto madiannafasol non si trova traccia
Sono continuate incessantemente ieri e proseguiranno oggi le ricerche di Anna Fasol, la 59enne scomparsa dalla sua casa di Cittadella lo scorso 30 luglio. Da due giorni una task force batte a tappeto le ultime zone che la donna avrebbe percorso prima di far perdere le tracce. Quarantotto ore di ricerche non hanno dato esito, tanto che si fa sempre più probabile la pista che porta a un allontanamento volontario. In campo, su ordine della prefettura, che da mercoledì ha attivato il piano ricerche donne scomparse, oltre alla protezione civile, anche i vigili del fuoco insieme agli uomini della locale compagnia dei carabinieri. Finora sono state battute tutte le aree adiacenti alla stazione, dov’è stata trovata l’automobile di Anna, le campagne verso Tombolo in prossimità dell’azienda Allevamenti Barcarola in cui lavora come dipendente, e le via limitrofe alla sua abitazione di Ca’ Onorai. Fasol quel pomeriggio aveva un appuntamento in banca alle 14, ma non vi è mai arrivata. Il marito Enzo Simonetto ha denunciato la scomparsa il giorno seguente, dopo che la figlia Marialaura aveva diramato su Facebook una richiesta d’aiuto, poi velocemente rimossa. Il telefonino è stato agganciato l’ultima volta dalla cella di Cittadella, le telecamere di sorveglianza della stazione sembrano averla filmata in procinto di prendere un treno, ma nessuno poi l’ha più vista. Da Roma le uniche segnalazioni ritenute credibili, poi cadute nel vuoto. Si indaga anche su un possibile ammanco di denaro nell’azienda in cui la donna era impiegata amministrativa e di cui gestiva parte della contabilità.