Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Legambiente boccia il Delta: inquinato
Su 11 campioni prelevati lungo le coste venete l’unico valore sopra la norma a Porto Tolle Pizzoli: «Qui abbiamo un mare bellissimo». Gli ambientalisti: «È un monito per tutti»
Il Po è altamente inquinato, più che altri fumi del Veneto. È quanto emerge dalle verifiche di Goletta Verde, la campagna dell’associazione ambientalista Legambiente che monitora lo stato delle coste e delle acque italiane. Un’analisi da cui emerge un triste primato per il primo corso d’acqua d’italia. Su 11 campioni effettuati lungo le coste regionali, solo in un caso è emersa una concentrazione di sostanze inquinanti di molto superiori ai limiti imposti dalla legge. Il sito è quello nel delta del fiume Po, nella frazione di Barricata nel Comune di Porto Tolle.
Sotto la lente d’ingrandimento in particolare la depurazione delle acque, che misura la qualità del lavoro dei depuratori e l’impatto di eventuali scarichi abusivi. «È necessario mantenere alta la guardia su un tema importante, spesso sottovalutato - commenta Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto - Stiamo parlando di fattori che determinano la qualità delle nostre acque. Considerando che il parco del Delta del Po è patrimonio Unesco per la sua prestigiosa riserva di biosfera è opportuno lavorare a livello territoriale affinché questa realtà venga preservata e non subisca minacce». L’associazione annuncia inoltre di valutare se presentare esposti ufficiali alle autorità competenti, «al fine di mantenere alta la guardia sul fronte della depurazione utilizzando, dove necessario, i nuovi strumenti repressivi previsti dalla legge sugli ecoreati per definire le cause che compromettono lo stato di salute dei mare e fiumi».
Una notizia che colpisce nel vivo i numerosi comuni che si affacciano sul Po. «Sappiamo tutti che il Po, rispetto ad altri fiumi, ha una portata molto ampia - spiega Roberto Pizzoli, sindaco di Porto Tolle - E sappiamo che il fiume non nasce nel nostro territorio ma attraversa diverse regioni, passando anche per siti altamente industrializzati». Per il primo cittadino è della massima importanza monitorare lo stato di salute delle acque, ma invita alla prudenza. «Prima di tutto voglio leggere quello che c’è scritto nel rapporto - dichiara - È importante ricordarsi che il turismo per Porto Tolle è una realtà sempre più importante, in continua crescita. Queste notizie possono creare allarmi che rischiano di sfuggire di mano. In questi anni le nostre spiagge sono sempre più frequentate ed abbiamo un mare bellissimo, con delfini, tartarughe marine e meduse».
Con la campagna Goletta Verde Legambiente effettua prelievi in punti scelti, principalmente alle foci dei fiumi. Lo scopo non è quello di valutare la balneabilità dei mari, ma di dare prova di alcuni corsi d’acqua risultino inquinati. La raccolta dei campioni, a differenza di altre tipologie di verifiche, non avviene quindi in un lasso di tempo prestabilito, ma in un luogo ed in un momento preciso. «Il nostro scopo è mandare un messaggio - sottolinea Lazzaro - Quello che vogliamo ribadire è che le criticità dei nostri mari arrivano dall’interno, dai fiumi che attraversano i territori. Per quanto riguarda la nostra azione, è da 32 anni che facciamo queste iniziative. Negli ultimi 10 anni almeno un sito lungo il Delta del Po è risultato con valori d’inquinamento superiori ai limiti previsti dalla legge. L’inquinamento da qualche parte nasce e può subirlo anche chi non lo crea. Sono informazioni che diamo ai cittadini ed agli amministratori, non siamo loro nemici».