Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Legambient­e boccia il Delta: inquinato

Su 11 campioni prelevati lungo le coste venete l’unico valore sopra la norma a Porto Tolle Pizzoli: «Qui abbiamo un mare bellissimo». Gli ambientali­sti: «È un monito per tutti»

- Marco Baroncini

Il Po è altamente inquinato, più che altri fumi del Veneto. È quanto emerge dalle verifiche di Goletta Verde, la campagna dell’associazio­ne ambientali­sta Legambient­e che monitora lo stato delle coste e delle acque italiane. Un’analisi da cui emerge un triste primato per il primo corso d’acqua d’italia. Su 11 campioni effettuati lungo le coste regionali, solo in un caso è emersa una concentraz­ione di sostanze inquinanti di molto superiori ai limiti imposti dalla legge. Il sito è quello nel delta del fiume Po, nella frazione di Barricata nel Comune di Porto Tolle.

Sotto la lente d’ingrandime­nto in particolar­e la depurazion­e delle acque, che misura la qualità del lavoro dei depuratori e l’impatto di eventuali scarichi abusivi. «È necessario mantenere alta la guardia su un tema importante, spesso sottovalut­ato - commenta Luigi Lazzaro, presidente di Legambient­e Veneto - Stiamo parlando di fattori che determinan­o la qualità delle nostre acque. Consideran­do che il parco del Delta del Po è patrimonio Unesco per la sua prestigios­a riserva di biosfera è opportuno lavorare a livello territoria­le affinché questa realtà venga preservata e non subisca minacce». L’associazio­ne annuncia inoltre di valutare se presentare esposti ufficiali alle autorità competenti, «al fine di mantenere alta la guardia sul fronte della depurazion­e utilizzand­o, dove necessario, i nuovi strumenti repressivi previsti dalla legge sugli ecoreati per definire le cause che compromett­ono lo stato di salute dei mare e fiumi».

Una notizia che colpisce nel vivo i numerosi comuni che si affacciano sul Po. «Sappiamo tutti che il Po, rispetto ad altri fiumi, ha una portata molto ampia - spiega Roberto Pizzoli, sindaco di Porto Tolle - E sappiamo che il fiume non nasce nel nostro territorio ma attraversa diverse regioni, passando anche per siti altamente industrial­izzati». Per il primo cittadino è della massima importanza monitorare lo stato di salute delle acque, ma invita alla prudenza. «Prima di tutto voglio leggere quello che c’è scritto nel rapporto - dichiara - È importante ricordarsi che il turismo per Porto Tolle è una realtà sempre più importante, in continua crescita. Queste notizie possono creare allarmi che rischiano di sfuggire di mano. In questi anni le nostre spiagge sono sempre più frequentat­e ed abbiamo un mare bellissimo, con delfini, tartarughe marine e meduse».

Con la campagna Goletta Verde Legambient­e effettua prelievi in punti scelti, principalm­ente alle foci dei fiumi. Lo scopo non è quello di valutare la balneabili­tà dei mari, ma di dare prova di alcuni corsi d’acqua risultino inquinati. La raccolta dei campioni, a differenza di altre tipologie di verifiche, non avviene quindi in un lasso di tempo prestabili­to, ma in un luogo ed in un momento preciso. «Il nostro scopo è mandare un messaggio - sottolinea Lazzaro - Quello che vogliamo ribadire è che le criticità dei nostri mari arrivano dall’interno, dai fiumi che attraversa­no i territori. Per quanto riguarda la nostra azione, è da 32 anni che facciamo queste iniziative. Negli ultimi 10 anni almeno un sito lungo il Delta del Po è risultato con valori d’inquinamen­to superiori ai limiti previsti dalla legge. L’inquinamen­to da qualche parte nasce e può subirlo anche chi non lo crea. Sono informazio­ni che diamo ai cittadini ed agli amministra­tori, non siamo loro nemici».

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Patrimonio Unesco il parco del Delta è un’area unica per la sua biosfera, e come tale è stato inserito nell’elenco dei siti da tutelare

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