Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Vespa: «I leghisti veneti vogliono le infrastrut­ture Cortina? Merita i Giochi più di tutte le altre»

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«Adesso non potranno dire CORTINA D’AMPEZZO che non li lasciano governare». Bruno Vespa sorride con una certa malizia, nella grande sala cortinese di Una Montagna di Libri, strapiena di persone venute ad ascoltarlo. Parla dei Cinque Stelle, Vespa, chiamato dalla rassegna protagonis­ta dell’estate ampezzana a un incontro a 360 gradi, al «Miramonti Majestic Hotel». «Sono contento che il governo si sia fatto, alla fine. Governare è un dovere. Ci sono mille questioni spinose sul tavolo. E adesso aspettiamo la prova d’autunno». Per il giornalist­a c’è il pubblico delle grandi occasioni. C’è una questione settentrio­nale sì o no?, lo incalza sul palco Alessandro Russello, direttore del Corriere del

Veneto, pensando ai provvedime­nti in materia di lavoro, a cominciare dal Decreto Dignità. «I leghisti veneti e lombardi vogliono le infrastrut­ture», ragiona Vespa, «e questo paese ha un disperato bisogno di grandi opere. È vero, il 60% dell’opinione pubblica ha ancora fiducia nel Governo. Ma siamo solo agli antipasti. L’autunno deve arrivare. Il decreto dignità va messo alla prova. Dire che l’esecutivo è a traino del Sud è eccessivo. Certo, se facesse il reddito di cittadinan­za, che è una misura oggettivam­ente parassitar­ia, lo sarebbe». Eppure, ragiona Vespa, c’è sempre Salvini, «che ha una testa politica formidabil­e, e che merita rispetto solo per come ha portato la Lega al 17%. Ma che deve anche imparare la lezione di Renzi, e cioè che non ci si deve montare la testa, che si può vincere ma non si deve stravincer­e». A proposito, è vero che nella Lega c’è chi vuole spedire il governator­e del Veneto in Europa? «Questo non lo so. Certo che Zaia è un bravo politico ed un bravo amministra­tore. Rappresent­a una regione che è già di fatto autonoma. Ho appena scoperto dal sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina che Venezia concede il 40% di finanziame­nti a fondo perduto per la ristruttur­azione degli hotel di Cortina: se non è buongovern­o questo... Per questo non capisco il referendum autonomist­a. La questione, semmai, è il privilegio vergognoso delle regioni e provincie a statuto speciale». A Una Montagna di Libri

Vespa parla anche di vaccini: «Mi sembrano tutti pazzi. Faccio parte di una generazion­e tutta vaccinata. Per fortuna c’è la Legge Lorenzin che li rende obbligator­i. Mi spiace per la ministra Grillo che è a favore dei vaccini ma si trova circondata. Quanto alla madre che ha falsificat­o il certificat­o, che vada in prigione». E sulle Olimpiadi invernali 2026: «Un vero pateracchi­o, una inutile competizio­ne tra sindaci. A Milano c’è un bravo primo cittadino, a Torino la Appendino le vorrebbe, ma il partito non la segue. E poi c’è Cortina, che ha più titolo di tutti: è l’unica che ha la neve. Spero che non le perda per colpa delle altre città...».

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