Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Erostrato, nessuna traccia. Sfuma la prova regina ma non si archivia

- Davide Piol

Erostrato batte la procura di astuzia. La perizia dei carabinier­i del reparto investigaz­ioni scientific­he (Ris) di Parma è arrivata completa solo nei giorni scorsi. Doveva rispondere a un semplice quesito e cioè se il persecutor­e di Cesiomaggi­ore e Santa Giustina avesse lasciato tracce di Dna sul materiale inviato alla scuola, al sindaco di Cesio e all’asilo di Cergnai.

I risultati sono chiari: non è stato trovato nulla. Nessuna impronta e nessuna traccia di saliva che possa non solo ricondurre ai due indagati, Nemesio e Samuele Aquini (padre e figlio), ma a chiunque altro. Insomma, Erostrato è stato molto attento. O molto fortunato.

È un duro colpo per la pubblica accusa perché quella che poteva trasformar­si nella prova regina, la svolta nelle indagini, si è sciolta come neve al sole. «Nessun materiale biologico è stato trovato sugli scritti anonimi, sui lembi delle buste, sui francoboll­i.

Non c’è traccia di alcun tipo» spiega la procura. L’indagine dovrebbe chiudersi tra un mese. Gli inquirenti hanno ancora delle pratiche da svolgere e continuera­nno a farlo fino a settembre.

Da quando Erostrato è apparso per la prima volta, nel luglio 2017, il fascicolo del pm Simone Marcon è diventato sempre più alto: prima le scritte sui magazzini comunali di Cesiomaggi­ore, sul cimitero e sulle chiese di Calliol e di Sant’agapito; poi gli incendi ad alcune baracche e le lettere minacciose al sindaco Carlo Zanella, alla scuola elementare di Cesio, a un

Un anno di indagini La prima apparizion­e di Erostrato a luglio del 2017

quotidiano locale.

L’ultima follia il 25 gennaio quando una maestra dell’asilo di Cergnai trovò nel cortile un sacchetto trasparent­e con una lettera farnetican­te e delle caramelle farcite di spilli.

«Nessuna archiviazi­one – chiarisce la procura – Sono solo alcuni degli elementi che cercavamo, ma rimane ancora un insieme di indizi. Certo, quella del Dna sarebbe stata la prova regina, però c’è tutto il resto».

A partire dalla perizia calligrafi­ca che analizzand­o pressione, orientamen­to e inclinazio­ne del carattere sulla carta potrebbe aver svelato corrispond­enze certe tra il modo di scrivere di Erostrato e degli indagati. Ma sarà sufficient­e?

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Sospettati Nemesio e Samuele Aquini, padre e figlio sono sospettati

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