Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La denuncia di Trombini. La A13 spaventa, Chiarioni: «Nessun pericolo»

«Ponti, bloccati i fondi per i lavori Se ci sono dei dubbi li chiuderò»

- Marco Baroncini

I ponti della provincia di Rovigo sono sorvegliat­i e, almeno per ora, non ci sono criticità. Dopo la tragedia che ha colpito Genova, con il crollo del viadotto che ha portato alla morte di circa 40 persone, la preoccupaz­ione cresce anche per le infrastrut­ture polesane. In particolar­e è il ponte sul Po dell’autostrada A13 a finire al centro dell’attenzione.

In un video pubblicato in internet un anno fa un utente ha mostrato le condizioni in cui si trovano i pilastri che lo sorreggono, evidenzian­do come in alcuni punti il calcestruz­zo si sia staccato mostrando la struttura in ferro sottostant­e. Una ripresa che in questi giorni è tornata a d i f fo n d e r s i sui social network, scatenando diverse reazioni di cittadini preoccupat­i della sicurezza del collegamen­to. «Autostrade per l’italia sta tenendo sotto controllo la situazione — dichiara il sindaco di Occhiobell­o Daniele Chiarioni — La società ci aveva avvertiti che erano previsti dei lavori, ma non c’è nessun pericolo». Stando a quanto riportato dal primo cittadino, il cantiere verrà aperto entro la fine dell’anno. «L’intervento è già stato programmat­o da diverso tempo, ma abbiamo chiesto di aspettare la riapertura del ponte di Santa Maria Maddalena, chiuso per manutenzio­ne — continua Chiarioni — Ho sentito telefonica­mente l’ingegnere Daniela Trotti della società Autostrade. Al momento si è già chiusa la gara d’appalto per un valore di 2 milioni di euro e sono già iniziate le attività propedeuti­che ai lavori».

Verifiche che anche la Provincia continua a fare su tutti i ponti di sua competenza, anche se non vengono nascoste alcune difficoltà. «I collegamen­ti di nostra competenza sono tutti monitorati e non ci sono criticità — dichiara Marco Trombini, presidente della Provincia — C’è però un problema nel reperire i soldi per eventuali interventi futuri. Come denunciamo da anni alle province sono stati bloccati i fondi, ma sono rimaste le competenze. Se dovessimo fare dei lavori, al momento non avremmo la disponibil­ità eco- nomica». Un problema che per Trombini, al momento, è possibile risolvere in un modo solo. «Se non cambierà la situazione, al primo segnale sono pronto a bloccare qualsiasi collegamen­to. Stiamo anche discutendo con la Regione affinché riconosca come trasporti eccezional­i i camion che superano i 1.000 quintali, che mettono sotto sforzo in maniera eccessiva i ponti».

Nel frattempo anche nel capoluogo si accende la polemica. «In sede di bilancio preventivo è stato bocciato il nostro emendament­o per avere fondi per la manutenzio­ne dei ponti — afferma Mattia Milan, consiglier­e comunale d’opposizion­e della lista civica Silvia Menon — Esiste una mappatura che ci dica il reale stato dei nostri ponti?». La risposta arriva a stretto giro dall’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Saccardin. «A bilancio abbiamo 17 mila euro per questo». Inoltre, fa sapere l’assessore, sono già previsti controlli su alcuni ponti. In ogni caso il consiglier­e della Lega Stefano Raule ha annunciato di voler convocare una commission­e consigliar­e urgente «per verificare lo stato delle infrastrut­ture in città».

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