Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
West Nile, ricoverata una quindicenne contagiata a Jesolo
La ragazza ha sviluppato la forma neuroinvasiva. Ordinanze e disinfestazioni extra a Verona e Padova
Se è vero che le cinque vittime venete del West Nile erano anziane e con patologie pregresse (un 86enne e una 85enne malata di leucemia nel Veronese, un 89enne e un 91enne nel Padovano e una 74enne colpita da tumore a Treviso), è altrettanto documentata la capacità del virus di infettare tutte le fasce d’età (105 contagi nella regione). Giovani compresi. Prova ne sia il caso di una quindicenne di Udine all’inizio di luglio in vacanza con la madre a Jesolo, dove è stata contagiata. Il ricovero all’ospedale di Mestre non è servito ad arrivare alla diagnosi, così la mamma ne ha disposto il trasferimento al Centro Infettivi dell’azienda sanitaria integrata di Udine. «La ragazzina è arrivata da noi con mal di testa, tremore e febbre — racconta il
Gobbi E’ un virus imprevedibi le, colpisce tutti, inclusi i ragazzi e i bambini
primario, professor Matteo Bassetti — classici sintomi della forma più grave del West Nile, quella neuroinvasiva. Dagli accertamenti eseguiti è emerso un quadro neurologico acuto ma ormai risolto: trattandosi di una paziente giovane e sana, l’infezione è rientrata, non è stato necessario ricorrere all’antibiotico. Dopo qualche giorno l’abbiamo dimessa e ora sta bene».
«E’ un virus imprevedibile — spiega il dottor Federico Gobbi del «Sacro Cuore« di Negrar, Irccs per le malattie tropicali — viene veicolato dalla comune zanzara Culex pipiens e colpisce tutti, giovani e sani inclusi. Che possono sviluppare anche le forme neuroinvasive, fino alla meningite, però di solito guariscono senza conseguenze. I più a rischio restano anziani e immunodepressi, ma ormai siamo in piena epidemia e quindi lo spettro degli individui potenzialmente infettabili si estende. Ci sono pure casi pediatrici, non gravi».
Al fine di contenere la diffusione del West Nile il sindaco di Verona, Federico Sboarina, ha firmato un’ordinanza per imporre «interventi di disinfestazione in sagre, fiere e cineforum, che prevedono l’assemblamento all’esterno di persone». Operazione eseguita da ditte specializzate e che, per i costi, potrebbe mettere in difficoltà gli organizzatori degli eventi, in particolare i comitati di volontari. «La salute dei cittadini non ha prezzo — obietta Sboarina — e va tutelata in tutti i modi. Quanto alle spese, ho incaricato il settore Ambiente di verificare insieme al Bilancio la disponibilità di fondi per andare incontro a chi le sostiene. Il Comune sta procedendo per le proprie manifestazioni». Per i privati nessuna scorciatoia: fanno la disinfestazione o salta l’evento.
Il Comune di Padova ha invece stanziato oltre 50 mila euro per raddoppiare i trattamenti nei fossati, effettuare una ulteriore disinfestazione in parchi, aree verdi e cimiteri e un ciclo straordinario nelle scuole comunali e nei Nido. Partirà poi una campagna informativa, con la distribuzione porta a porta di 100mila volantini, e verranno comprati 5mila blister di antilarvale messi a disposizione della cittadinanza gratis nelle sedi di quartiere e all’urp.