Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Aggredisce un vigile con il cacciavite: arrestato
L’uomo, uno straniero residente a Cittadella da 15 anni, rifiutava di dare i documenti
Sorpreso mentre si aggira per il paese con fare sospetto, si rifiuta di esibire i documenti e aggredisce con un cacciavite il vigile che l’ha fermato (senza ferirlo). È successo ieri mattina a Fontaniva e Ibouraima Soulemana, 56enne del Benin residente a Cittadella da 15 anni, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
Tutto è iniziato poco prima delle otto, quando un agente della polizia locale di Fontaniva ha notato lo straniero vicino al magazzino del Comune con pinze e cacciavite in mano e gli ha chiesto di fornire le sue generalità, insospettito anche dal fatto che l’uomo aveva nascosto gli utensili e stava cercando di allontanarsi. Soulemana non ha voluto saperne: prima ha iniziato a inveire contro l’agente, poi gli ha puntato contro il cacciavite e ha cercato di colpirlo.
Dopo aver schivato il fendente, il vigile è salito in macchina e si è messo all’inseguimento di Soulemana, che nel frattempo era scappato in motorino. Le ricerche, eseguite dalla polizia locale di Fontaniva col supporto dei carabinieri di Carmignano di Brenta, si sono concluse mezzora dopo a Cittadella: Soulemana è stato rintracciato nella sua abitazione, dove le forze dell’ordine hanno trovato anche le pinze e il cacciavite brandito contro il vigile poco prima.
Dopo la convalida dell’arresto, l’uomo è stato trattenuto nella camera di sicurezza dei carabinieri di Cittadella e oggi verrà processato per direttissima in tribunale a Padova.
«Episodi di questo tipo emergono quando i controlli sono efficaci - commenta Luca Pierobon, sindaco di Cittadella -. Il problema è che negli ultimi anni abbiamo importato troppi delinquenti e ormai le forze dell’ordine hanno imparato a diffidare di questi soggetti». A colpire è l’identikit dell’aggressore, che in questo caso non è un ventenne clandestino ma un cinquantenne regolare.
«Accanto agli stranieri che vogliono integrarsi, ce ne sono altri che non vogliono avere niente a che fare con la nostra comunità aggiunge Pierobon -. In altre parole, ci sono casi nascosti di stranieri che vivono sul nostro territorio da anni senza che nessuno li conosca e sappia bene cosa facciano. È un fenomeno preoccupante, un segnale negativo che rivela la presenza di diverse mele marce che vanno contrastate. Ma il buon lavoro svolto dalla polizia locale e dalle forze dell’ordine mi rende più tranquillo».
La fuga L’uomo, un africano di 56 anni, è poi scappato in motorino. È stato trovato a casa sua