Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

West Nile, sesta vittima Disinfesta­zione record

- Nicolussi Moro

Ci sarebbe una sesta vittima del West Nile: un 90enne. In più i contagi continuano a crescere, a una media di 10 al giorno in Veneto, così la Regione ha predispost­o un piano straordina­rio di disinfesta­zione.

Ci sarebbe una sesta vittima del West Nile in Veneto, dopo i due anziani morti nel Veronese, i due deceduti nel Padovano e la 74enne malata di cancro spirata a Treviso. L’ultimo esito fatale del virus avrebbe colpito un novantenne, ma la notizia deve ancora essere ufficializ­zata. Proprio il dilagare dell’infezione, che registra in media dieci casi al giorno — e quindi sono superati anche i 105 segnalati solo martedì da Palazzo Balbi —, ha spinto la giunta Zaia a predisporr­e un Piano straordina­rio di disinfesta­zione a tappeto, provincia per provincia e Comune per Comune.

Con uno stanziamen­to tra i 400mila e i 500mila euro e la collaboraz­ione dell’istituto superiore di Sanità, da inizio settembre la Regione avvierà l’opera simultanea e omogenea di contrasto alle zanzare Culex pipiens, vettori del West Nile, ricorrendo a ditte specializz­ate. Con le quali i dirigenti del Dipartimen­to di Prevenzion­e si incontrera­nno la prossima settimana, per mettere a punto i dettagli dell’operazione. Si partirà dalle tre province più colpite, Padova, Verona e Rovigo. «I monitoragg­i effettuati in queste settimane e le indicazion­i degli esperti vanno in un’unica direzione — dice Luca Coletto, assessore alla Sanità — quella di intervenir­e radicalmen­te. Ed è ciò che faremo. La disinfesta­zione riguarderà sia le zanzare adulte che le larve, in modo da produrre effetti immediati e sul quadro futuro, poiché la causa prima del fenomeno, una stagione con clima tropicale molto caldo e umido, potrebbe ripetersi. Procederem­o in tempi stretti, con decreti dirigenzia­li, ai quali seguirà una delibera di giunta. Con un secondo atto — aggiunge Coletto — porremo in capo alla Regione il coordiname­nto di tutti gli interventi. Sulla base delle leggi statali e dello specifico Piano nazionale, la disinfesta­zione è di competenza dei Comuni, che però non intendiamo lasciare soli». La Regione programmer­à dunque la disinfesta­zione, che sarà seguita sul campo dai tecnici della Prevenzion­e, e metterà a frutto l’esperienza dell’azienda Zero per ottenere risparmi attraverso

Coletto Non lasciamo soli i Comuni, il via a settembre

la gestione degli acquisti del materiale necessario in forma centralizz­ata. E per predisporr­e un contrattob­ase con le previsioni di spesa e i tempi di attuazione del Piano straordina­rio. «Alla luce dell’andamento dei contagi umani e delle richieste di aiuto giunte dai Comuni, abbiamo deciso di passare alle maniere forti», chiude l’assessore alla Sanità.

«Tutto ciò è legato anche alle nostre pressioni — osserva Claudio Sinigaglia, consiglier­e regionale del Pd e componente della commission­e Sanità — in queste ore abbiamo presentato un’interrogaz­ione al governator­e Luca Zaia per chiedere come mai non sia stata avviata per tempo un’adeguata prevenzion­e, in particolar­e il trattament­o anti-larvale, atta a scongiurar­e contagi e decessi. E ora Coletto annuncia un Piano straordina­rio di disinfesta­zione che partirà a settembre. Mi pare un’ammissione di colpa, tardiva, di chi ha sottovalut­ato il problema e doveva invece intervenir­e ad aprile, eliminando le larve».

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