Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tir, vibrazioni e strisce pericolose La viabilità che fa paura ai residenti
Da Mardimago a Lendinara: i nodi aperti sulle strade che preoccupano i rodigini
Tanti nodi da sciogliere e poche risorse per farlo. Sono diverse le strade e gli incroci che preoccupano i rodigini, sia per ragioni di sicurezza che di qualità della vita. Intersezioni pericolose, eccessivi carichi di traffico, alta velocità, manto stradale danneggiato, mancanza di rispetto delle regole della strada.
Questioni che in alcuni casi continuano ad occupare la scena del dibattito pubblico da anni senza mai trovare una vera soluzione. Proprio in questi giorni il comitato «Vivi Mardimago», formato da alcuni residenti dell’omonima frazione, è tornato all’attacco dell’amministrazione comunale per chiedere più attenzione verso via Dei Mille, la strada che taglia a metà il paese interessata da un intenso traffico di mezzi pesanti. Il comitato lotta ormai da anni affinché il numero di camion sia sensibilmente ridotto perché, spiegano, «il continuo passaggio mette a rischio la salute delle persone e danneggia gli edifici a causa delle intense vibrazioni».
Secondo il rilevamento effettuato dalla Provincia di Rovigo all’inizio dell’anno, i veicoli che ogni giorno passano su quella strada sono circa 8 mila, di cui il 10 per cento Tir. Proprio al fine di ridurre le vibrazioni i residenti avevano più volte chiesto che l’amministrazione comunale intervenisse asfaltando via Dei Mille per eliminare i diversi avvallamenti. Una richiesta però respinta dall’assessore ai Lavori pubblici Antonio Saccardin, di cui ora Vivi Mardimago chiede le dimissioni.
Ma i problemi della frazione non terminano con l’asfaltatura. Nonostante il Comune abbia emesso un’ordinanza per bloccare i mezzi pesanti in direzione Rovigo-san Martino di Venezze, che dovrebbe così dimezzare il traffico, questa non viene rispettata da tutti.
La richiesta del comitato è che vengano eseguiti maggiori controlli da parte della Polizia Locale, prima che il divieto sia completamente disatteso. Spostandosi a qualche chilometro di distanza, in viale Tre Martiri, sono ben due i punti che preoccupano. Il primo è quello all’incrocio con via dei Mille e via Ippolito Nievo, all’ingresso della frazione di Sarzano. Un incrocio che in passato ha causato diversi incidenti, alcuni dei quali gravi. La buona notizia è che, dopo le numerose richieste, il Comune e la Regione finanzieranno il posizionamento di una rotatoria. Un intervento che costerà all’amministrazione rodigina 660 mila euro, fondi già stanziati nella manovra di bilancio estiva. I lavori devono però ancora iniziare, lasciando, almeno per il momento, l’incrocio in tutta la sua pericolosità.
Spostandosi verso l’ingresso alla città di Rovigo, viale Tre Martiri impensierisce anche per un’altra ragione, ovvero la velocità dei mezzi che arrivano dalla Tangenziale. I residenti hanno già chiesto più volte interventi per rallentare le macchine, ma al momento nulla è ancora stato fatto. A rendere più pericoloso il tratto la precaria condizione della pista ciclabile, occupata da veicoli parcheggiati e danneggiata da numerose buche, e la presenza di alti alberi, che limitano la visibilità per i pedoni. Sembra invece completamente tramontata la speranza di risolvere il nodo dell’incrocio dopo il ponte sul fiume Adige, dove si uniscono l’ingresso alla Tangenziale Est e viale Porta Adige. Nonostante l’amministrazione comunale abbia più volte sottolineato la necessità di inserirci una rotatoria, dopo mesi di confronti continui l’anas, la società statale che gestisce il tratto, ha rigettato l’idea per la mancanza di spazio.
Uscendo da Rovigo, anche il Comune di Lendinara ha deciso di intervenire per limitare il passaggio dei mezzi pesanti per garantire più sicurezza a pedoni e ciclisti. Il divieto riguarda il tratto della Regionale 99, tra i chilometri 11 e 19+220. La misura entrerà in vigore non appena verrà installata l’apposita segnaletica.