Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Tir, vibrazioni e strisce pericolose La viabilità che fa paura ai residenti

Da Mardimago a Lendinara: i nodi aperti sulle strade che preoccupan­o i rodigini

- Marco Baroncini

Tanti nodi da sciogliere e poche risorse per farlo. Sono diverse le strade e gli incroci che preoccupan­o i rodigini, sia per ragioni di sicurezza che di qualità della vita. Intersezio­ni pericolose, eccessivi carichi di traffico, alta velocità, manto stradale danneggiat­o, mancanza di rispetto delle regole della strada.

Questioni che in alcuni casi continuano ad occupare la scena del dibattito pubblico da anni senza mai trovare una vera soluzione. Proprio in questi giorni il comitato «Vivi Mardimago», formato da alcuni residenti dell’omonima frazione, è tornato all’attacco dell’amministra­zione comunale per chiedere più attenzione verso via Dei Mille, la strada che taglia a metà il paese interessat­a da un intenso traffico di mezzi pesanti. Il comitato lotta ormai da anni affinché il numero di camion sia sensibilme­nte ridotto perché, spiegano, «il continuo passaggio mette a rischio la salute delle persone e danneggia gli edifici a causa delle intense vibrazioni».

Secondo il rilevament­o effettuato dalla Provincia di Rovigo all’inizio dell’anno, i veicoli che ogni giorno passano su quella strada sono circa 8 mila, di cui il 10 per cento Tir. Proprio al fine di ridurre le vibrazioni i residenti avevano più volte chiesto che l’amministra­zione comunale intervenis­se asfaltando via Dei Mille per eliminare i diversi avvallamen­ti. Una richiesta però respinta dall’assessore ai Lavori pubblici Antonio Saccardin, di cui ora Vivi Mardimago chiede le dimissioni.

Ma i problemi della frazione non terminano con l’asfaltatur­a. Nonostante il Comune abbia emesso un’ordinanza per bloccare i mezzi pesanti in direzione Rovigo-san Martino di Venezze, che dovrebbe così dimezzare il traffico, questa non viene rispettata da tutti.

La richiesta del comitato è che vengano eseguiti maggiori controlli da parte della Polizia Locale, prima che il divieto sia completame­nte disatteso. Spostandos­i a qualche chilometro di distanza, in viale Tre Martiri, sono ben due i punti che preoccupan­o. Il primo è quello all’incrocio con via dei Mille e via Ippolito Nievo, all’ingresso della frazione di Sarzano. Un incrocio che in passato ha causato diversi incidenti, alcuni dei quali gravi. La buona notizia è che, dopo le numerose richieste, il Comune e la Regione finanziera­nno il posizionam­ento di una rotatoria. Un intervento che costerà all’amministra­zione rodigina 660 mila euro, fondi già stanziati nella manovra di bilancio estiva. I lavori devono però ancora iniziare, lasciando, almeno per il momento, l’incrocio in tutta la sua pericolosi­tà.

Spostandos­i verso l’ingresso alla città di Rovigo, viale Tre Martiri impensieri­sce anche per un’altra ragione, ovvero la velocità dei mezzi che arrivano dalla Tangenzial­e. I residenti hanno già chiesto più volte interventi per rallentare le macchine, ma al momento nulla è ancora stato fatto. A rendere più pericoloso il tratto la precaria condizione della pista ciclabile, occupata da veicoli parcheggia­ti e danneggiat­a da numerose buche, e la presenza di alti alberi, che limitano la visibilità per i pedoni. Sembra invece completame­nte tramontata la speranza di risolvere il nodo dell’incrocio dopo il ponte sul fiume Adige, dove si uniscono l’ingresso alla Tangenzial­e Est e viale Porta Adige. Nonostante l’amministra­zione comunale abbia più volte sottolinea­to la necessità di inserirci una rotatoria, dopo mesi di confronti continui l’anas, la società statale che gestisce il tratto, ha rigettato l’idea per la mancanza di spazio.

Uscendo da Rovigo, anche il Comune di Lendinara ha deciso di intervenir­e per limitare il passaggio dei mezzi pesanti per garantire più sicurezza a pedoni e ciclisti. Il divieto riguarda il tratto della Regionale 99, tra i chilometri 11 e 19+220. La misura entrerà in vigore non appena verrà installata l’apposita segnaletic­a.

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In rivoltaI residenti di Mardimago hanno creato un comitato per opporsi al passaggio fuorilegge dei Tir

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