Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
L’addio a Nalio, fra i tanti amici e star del rugby
Chiesa gremita ieri a San Bortolo per l’ultimo saluto a Umberto Nalio, giornalista sportivo molto noto in città scomparso improvvisamente a causa di un malore a 67 anni. Sul feretro un cuscino di fiori rossi e blu, i colori della Rugby Rovigo squadra e sport che amava tantissimo e che nel 2013 lo aveva portato a fondare la testata giornalistica online «Polesine Rugby».
Prima di entrare in chiesa l’omaggio del capitano della Femi-cz Matteo Ferro e Massimiliano Cioffi che hanno deposto sulla bara la divisa. Attorno alla famiglia di Umberto, la moglie Maurizia unita a lui in matrimonio da 40 anni e i due figli Alessandro e Massimiliano, tantissimi volti dello sport locale e nazionale, ma anche genet comune che ha avuto modo di conoscere e apprezzare la personalità forte e schietta di Nalio. A celebrare le esequie don Andrea Varliero e don Silvio Baccaro. «Papa Francesco ha parlato del rugby come di uno sport simpatico, che porta ad accentrare e rafforzare il carattere al fine di raggiungere la meta, l’obiettivo- ha detto don Andrea durante l’omeliaecco vogliamo pensare che Umberto abbia raggiunto la sua meta». Presenti giocatori della Femi-cz e il presidente Nicola Azzi, l’allenatore del Rovigo Umberto Casellato e quello delle Fiamme Oro, Gianluca Guidi. Da Firenze Pasquale Presutti, allenatore dei Medicei. (na.cel.)